Verona

Concluso il 99esimo Arena Opera Festival: 46 serate con 342.187 spettatori totali

Aida si riconferma il titolo più amato e seguito dal pubblico, con una media di 8.100 spettatori a serata.

Concluso il 99esimo Arena Opera Festival: 46 serate con 342.187 spettatori totali
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Esito positivo per il 99esimo Arena di Verona Opera Festival 2022, tornato finalmente a piena capienza nei maestosi allestimenti simbolo dell’Arena: le 46 serate, con 5 produzioni d’opera e 3 eventi speciali, hanno registrato un totale di 342.187 spettatori per un incasso di 26.476.452,50 euro, sostanzialmente identico ai risultati del 2019 ma doppiamente significativo perché raggiunto con cinque serate in meno rispetto al Festival ‘19 e con sei mesi di prevendita penalizzati dalla pandemia. L’incasso medio per serata quindi raggiunge il valore record di 575.575 euro, il più alto di sempre nella storia areniana.

Concluso il 99esimo Arena Opera Festival

La stagione ha riportato in scena gli allestimenti più amati, con cast internazionali di grandissimo livello, fra molti preziosi debutti e attesi ritorni, che ogni sera hanno donato agli spettatori la magia unica del teatro sotto le stelle nel segno di Bizet, Orff, Puccini, Verdi.

Si è riconfermata la presenza di sponsor, partner, associazioni di categoria e ordini professionali, con la seconda edizione del progetto di fundraising 67 Colonne per l’Arena di Verona, che grazie alla collaborazione con Athesis ha superato i risultati del 2021 e ha già creato una lista d’attesa per il 2023.

Va inoltre un sentito ringraziamento alla Provincia, con il suo Presidente Manuel Scalzotto, per l’importante contributo straordinario stanziato per il secondo anno consecutivo, volto a mitigare le conseguenze della pandemia.

Alle iniziative esistenti si sono affiancate anche quelle nuove del progetto corporate Arena Opera Festival Experience, per far vivere l’esperienza dell’opera in Arena in modo sempre più completo e trasversale.

Fondazione Arena di Verona rivolge un ringraziamento particolare a tutte le maestranze che hanno dato vita al Festival 2022 e che, grazie alla loro dedizione e al loro impegno, hanno colmato le difficoltà nel reperimento di personale stagionale, criticità comune a tutti i settori produttivi in tutta Italia ed Europa a causa della pandemia.

46 alzate di sipario per 5 titoli d’opera e 3 serate evento hanno portato in Arena 342.187 spettatori per un incasso finale complessivo di 26.476.452,50 €, dato quasi equivalente a quello pre-pandemia del 2019, il Festival con i maggiori risultati positivi dell’ultimo decennio, che però contava cinque date in più in cartellone e non era toccato dalle limitazioni della pandemia globale. All’ottimo risultato si aggiunge il record ottenuto nella stagione 2022: l’incasso medio per serata di 575.575,05 euro è il valore più alto nella storia del Festival.

Per quanto concerne i due maggiori canali di vendita, si è registrato un incremento del 14% delle vendite al botteghino e del 10% attraverso i canali web, frutto di un potenziamento delle campagne sul web e di un ottimo andamento del turismo, oltre che del miglioramento del prezzo medio dei biglietti, con un valore medio del biglietto che passa da 62 a 77 euro.

Aida si riconferma il titolo più amato e seguito dal pubblico, con una media di 8.100 spettatori a serata. Le prime due rappresentazioni di Aida hanno registrato il picco di presenze della stagione: per la serata inaugurale del 18 giugno gli spettatori erano 9.462, dato superato il 4 settembre per l’ultima replica dell’anno con 9.918 spettatori (e l’incasso record per singola recita del 2022 con 902.928 euro, seguita dal Gala Domingo in Verdi Opera Night).

Il capolavoro verdiano, opera simbolo dell’Anfiteatro, è seguito dal grande risultato della Carmen, sintesi dell’estetica zeffirelliana e nuova proposta del cartellone 2022, che con una media di 7.560 presenze per ciascuna recita segna un grande successo per il titolo, con un incremento di spettatori del 10% circa rispetto alla precedente nuova produzione (2018-2019).

Il record di presenze del Festival 2022 è stato registrato in occasione della serata-evento del 12 agosto: in 10.329 hanno assistito all’intensa esecuzione dei Carmina Burana di Orff diretti da Andrea Battistoni, nel commovente omaggio ad Ezio Bosso.

La politica di assistenza agli spettatori, potenziata nel periodo di pandemia per far fronte all’operazione complessa dei riposizionamenti, ha portato ad oltre 15.000 ticket di supporto risolti.

La rilevanza delle campagne social e web, dato in continua crescita negli ultimi anni, è confermata dal risultato in termini di vendita: i biglietti acquistati attraverso questi canali sono pari ad un incasso di 4,5 milioni di euro. I canali social Instagram e Facebook hanno consentito di raggiungere oltre 150 milioni di utenti e i contenuti video realizzati sono stati visualizzati per oltre 25.000 minuti complessivi (pari a circa 3 anni di video).

L’Arena di Verona si conferma teatro d’opera di forte vocazione internazionale, con il 57,7% del suo pubblico proveniente da ben 114 diversi Paesi del mondo. La ripresa del turismo, dopo il difficile biennio maggiormente segnato dalla pandemia ma ancora sensibile alle tensioni geopolitiche in corso, ha consentito il ritorno degli spettatori tradizionalmente legati al Festival areniano, con in testa il pubblico tedesco (21,8%), quello inglese (5,1%), austriaco (4%), francese (3,3%) e svizzero (3,3%). Seguono con risultati rilevanti anche gli spettatori da Olanda, Spagna, America, Romania e Belgio.

A contribuire all’interesse internazionale per il Festival areniano concorre sempre di più la presenza dei migliori artisti del panorama internazionale, tutti presenti in Anfiteatro per l’edizione 2022: solo per citarne alcuni, Anna Netrebko, Yusif Eyvazov, Aleksandra Kurzak, Roberto Alagna, Jonas Kaufmann (per la prima volta in scena), Maria Josè Siri, Vittorio Grigolo, Lisette Oropesa, Amrtuvshin Enkhbat, Ekaterina Semenchuk, Luca Salsi, Olesya Petrova, Michele Pertusi, Clémentine Margaine, Brian Jagde.

Sono in totale 120 gli artisti comparsi in cartellone nel corso del 99esimo Opera Festival e, fra questi, ben 45 quelli che hanno fatto il loro debutto in questa stagione, fra giovani al primo cimento sull’immenso palcoscenico areniano e stelle conclamate all’atteso incontro con l’abbraccio dell’Arena e del suo pubblico, come gli esordienti di lusso Elina Garanča, Ludovic Tézier, Ildar Abdrazakov, tutti accolti trionfalmente.

Con uno sguardo attento sempre rivolto ai giovani di maggior talento, sia nei ruoli di fianco sia come protagonisti, fra le prime volte areniane si sono distinti i nomi più interessanti di oggi: vale la pena citare almeno il tenore italo-britannico Freddie De Tommaso, il soprano armeno Nina Minasyan, il baritono Youngjun Park, fino alla rivelazione di Monica Conesa, giovanissimo soprano cubano-americano che ha fatto il suo esordio assoluto sulle scene all’Arena di Verona, nientemeno che come titolare di Aida, con successo di critica e di pubblico.

Il 99esimo Arena di Verona Opera Festival 2022 ha messo insieme in un’unica stagione alcuni degli allestimenti più colossali della storia recente in Anfiteatro, a cominciare dal titolo inaugurale: Carmen di Bizet, in scena per 9 recite dal 17 giugno al 27 agosto, ha ricreato lo spettacolo con cui il leggendario regista e scenografo Franco Zeffirelli fece il suo debutto areniano nel 1995, con i numeri in scena e l’impatto visivo di quella storica prima volta, uniti agli accorgimenti successivi adottati dal maestro per velocizzare i tempi di cambio scena e realizzando alcuni importanti elementi che già allora erano rimasti solo nei bozzetti.

Al genio di Zeffirelli, omaggiato con un anno di anticipo rispetto alle imminenti celebrazioni per il centenario della nascita, appartengono anche l’Egitto aureo e variopinto di Aida (11 rappresentazioni dal 18 giugno alla serata finale del Festival, 4 settembre), La Traviata alla sua prima ripresa dall’inaugurazione di tre anni fa (8 recite dal 2 luglio al 1° settembre) e la fiabesca Turandot (7 recite dal 4 agosto al 2 settembre). Con grande apprezzamento di critica e di pubblico, è tornato in scena per 8 serate (dal 25 giugno al 3 settembre) anche il Nabucco secondo Arnaud Bernard, che colloca la vicenda biblica del libretto nel contesto storico in cui fu composta l’opera, diventata colonna sonora del Risorgimento italiano.

Le tre serate-evento in data unica sono state premiate dalla grande partecipazione degli spettatori, dall’antologia operistica del Gala Domingo in Verdi Opera Night (il 25 agosto), all’imponente concerto lirico-sinfonico dei Carmina Burana (il 12 agosto), senza dimenticare l’appuntamento con la danza del Gala Roberto Bolle and Friends (20 luglio) al decennale della sua collaborazione con il Festival areniano.

L’edizione del 2022 si conferma la più ricca di riprese televisive di opera integrale nella storia del Festival.

Si è confermato per la seconda estate il legame con la televisione nazionale nel ciclo La grande opera all’Arena di Verona, organizzato in collaborazione con Arena di Verona srl: su Rai 3 sono state trasmesse in prima serata Carmen, Nabucco e La traviata, con l’introduzione dell’attore e regista Luca Zingaretti, per essere poi replicate su Rai 5 e rimanere disponibili su Rai Play, con un buon successo di pubblico e di share, raggiungendo diverse centinaia di migliaia di telespettatori in tutta Italia e all’estero.

Grazie alle telecamere di Unitel, inoltre, le due leggendarie produzioni di Carmen e Turandot secondo Franco Zeffirelli sono state immortalate con alcuni dei migliori interpreti di oggi: Turandot sarà trasmessa integralmente dalla francese Mezzo TV con il cast Netrebko, Eyvazov, Leva, Furlanetto guidati dal Direttore Musicale del Festival 2022, Marco Armiliato. Lo stesso maestro guida i complessi artistici e tecnici areniani nella Carmen che ha visto il debutto in Arena di Elina Garanča con Jagde, Leva e Sgura e che è stata trasmessa dalla tedesca ZDF prima in una seguitissima antologia di estratti introdotta proprio dal mezzosoprano lettone, quindi sul canale 3sat integralmente.

Novità del Festival 2022 è stata la creazione di un pacchetto corporate composto da quattro esperienze negli spazi più esclusivi dell’Arena di Verona per alcune serate e riservate agli ospiti di sponsor, donatori delle 67 colonne e delle aziende partner dell’Arena di Verona, per offrire a fianco della magia del teatro sotto le stelle più grande al mondo quattro tipologie di esperienze esclusive mai pensate prima negli spazi areniani.

The Star Roof, la più prestigiosa delle iniziative dell’offerta, ha consentito ogni sera a 24 ospiti di accedere alla terrazza esclusiva che collega il primo anello dell’Arena con l’ala simbolo dell’anfiteatro, per gustare una cena dello chef stellato Giancarlo Perbellini da una location veramente unica, prima di assistere all’opera dalla prima fila star. L’obiettivo di questa iniziativa, nata d’intesa con il Soprintendente Vincenzo Tiné, è la raccolta di fondi per valorizzare un monumento unico come l’Arena e progettare il museo dell'anfiteatro che negli anni si aggiungerà come esperienza da offrire al pubblico corporate e non.

Accanto a questa proposta, tre iniziative rivolte unicamente alle Aziende: the Stone Lounge, un’area riservata per accogliere i propri ospiti dall’ingresso in Arena fino all’inizio dell’opera, il Backstage Vip Pass, per respirare l’atmosfera del “dietro le quinte” areniano alla scoperta dei luoghi non accessibili al pubblico, ed infine Meetings & Events in Gran Guardia, una nuova area lounge nella Buvette del Palazzo della Gran Guardia con un esclusivo percorso attraverso le migliori etichette delle cantine che sostengono la Fondazione Arena di Verona seguito da un light dinner.

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