Bilancio

Estate teatrale veronese: in due mesi 9 prime nazionali e 10mila presenze

Serate quasi tutte sold out quelle delle compagnie nazionali.

Estate teatrale veronese: in due mesi 9 prime nazionali e 10mila presenze
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Serate uniche senza repliche, allestimenti essenziali, riadattamenti nati durante il lockdown e un Teatro Romano inedito a soli 310 posti.

La 72esima edizione

La 72esima edizione dell’Estate Teatrale Veronese, rassegna organizzata dal Comune di Verona, resterà nella storia. Soprattutto per aver rimesso in moto il settore degli spettacoli dal vivo non appena è stato possibile farlo, sfiorando i 10 mila spettatori in poco più di due mesi, nonostante limitazioni e protocolli. E alzando non uno ma ben tre sipari in altrettanti luoghi di spettacolo. Delle 9.744 presenze totali, 6.631 sono state conteggiate al Teatro Romano, 2.268 al Chiostro di Santa Eufemia, palcoscenico dedicato ai giovani sia artisti che spettatori, e 845 a Forte Gisella con gli appuntamenti per i bambini.

Ben 26 serate

Al Teatro Romano sono state 26 le serate che si sono susseguite dal 18 luglio al 21 settembre, con 9 prime nazionali e 5 coproduzioni. Sul palcoscenico per le sezioni ‘Classiche Parole’ e ‘Festival shakespeariano’, nomi del calibro di Paolo Rossi, Claudio Bisio, Chiara Francini, Isabella Ferrari, Sergio Rubini, Paola Gassman, Ugo Pagliai, Vanessa Scalera, Alessio Boni e Michela Cescon. Serate quasi tutte sold out quelle delle compagnie nazionali. Non meno significativo il dato delle realtà professionali veronesi, inserite nel cartellone con la volontà di sostenere gli artisti locali. Dei 5 titoli programmati 3 hanno registrato il tutto esaurito e, addirittura, “Molto rumore per nulla” di Punto in Movimento ha ottenuto il miglior incasso di stagione, superando anche i big nazionali. Grande riscontro di pubblico anche per i cinque appuntamenti di danza e per i concerti delle tre sezioni musicali: Verona Jazz, Rumors Illazioni Vocali e Venerazioni.

Aumentano i follower

La pagina Facebook ha registrato un aumento di 500 follower in poche settimane e una crescita esponenziale di interazioni. Seguito anche il profilo Instagram con foto e video ufficiali, contenuti ripostati dagli stessi artisti e attori sulle loro pagine. Una ventina i giornalisti-critici di teatro arrivati da tutta Italia per le prime nazionali.

A fare il bilancio della stagione estiva 2020, che si è conclusa settimana scorsa, l’assessore alla Cultura Francesca Briani insieme al direttore artistico Carlo Mangolini. Erano presenti anche l’ideatrice e curatrice di Rumors Elisabetta Fadini e gli organizzatori di Verona Jazz Ivano Massignan e di Venerazioni Lorella Pasetto, in rappresentanza di Box Office Live. Così come Lavinia Sequeri di Cattolica Assicurazioni, sponsor dell’Estate Teatrale Veronese. La rassegna, infatti, è stata realizzata con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Regione Veneto, in collaborazione con Arteven, con il supporto di Cattolica Assicurazioni e Banco BPM e con il patrocinio di ESU Verona.

Cartellone efficace

L’assessore alla Cultura Francesca Briani ha affermato:

“Quello che siamo riusciti a fare in questo anno complicatissimo ha del miracoloso. Se gli altri anni, con i tradizionali 1.700 posti del Teatro Romano e le numerose repliche, si toccava quota 43 mila spettatori, essere arrivati a 10 mila nonostante il forte contingentamento di posti e serate uniche è davvero un dato eccezionale. È stato programmato un cartellone efficace, dando un segno di discontinuità, pur mantenendo la tradizione shakespeariana. Questo ci ha permesso di intercettare un pubblico eterogeneo. I risultati raggiunti sono il frutto di un grande lavoro di squadra e il miglior auspicio per un futuro di ritrovata normalità. Siamo soddisfatti e orgogliosi, infatti, di aver realizzato una stagione così straordinaria, ma speriamo resti unica nella storia”.

Il direttore artistico Carlo Mangolini ha concluso:

“A maggio, quando si è capito che avremmo potuto realizzare la rassegna estiva, questi risultati erano inimmaginabili. Così come era impensabile che il pubblico e la critica ci avrebbero trasmesso tutto questo affetto e sostegno, ripagandoci del lavoro e degli ostacoli che abbiamo dovuto superare. Resterà indimenticabile veder ballare l’intero Teatro Romano con ‘R.osa’ di Silvia Gribaudi, assieme alla travolgente performer Claudia Marsicano. Così come la cura con la quale Enrico Castellani e Valeria Raimondi di Babilonia Teatri hanno accompagnato Ugo Pagliai e Paola Gassman in un insolito viaggio nel mito di ‘Romeo e Giulietta’. Un commovente dialogo tra generazioni artistiche ed anagrafiche lontane tra loro che ha saputo sintetizzare sulla scena la mia idea di teatro di comunità, capace di mettere insieme sguardi e sensibilità plurali, per parlare a pubblici diversi”.

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