Verona

Giornata della memoria, consegnata la medaglia a Guerra e Gatto

Dal Prefetto Donato Cafagna sono state consegnate le medaglie d’onore

Giornata della memoria, consegnata la medaglia a Guerra e Gatto
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Giornata della memoria, consegnata la medaglia a Guerra e Gatto.

Giornata della memoria, consegnata la medaglia a Guerra e Gatto

La deposizione di una corona di alloro al monumento ai Deportati e l’esecuzione del canto ebraico ‘El Male Rachamin’, alla memoria delle anime dei defunti. Si sono aperte così, questa mattina, lunedì 27 gennaio 2020 in piazza Bra, le celebrazioni veronesi per il Giorno della Memoria, a ricordo della Shoah e della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio del 1945. Le iniziative in programma sono proseguite in Gran Guardia, dove, nel corso della mattinata, dopo gli interventi delle autorità, è stata consegnata dal sindaco Federico Sboarina la medaglia della città alla memoria dei veronesi Giuseppe Guerra, 94enne, per cui ha ritirato il figlio Marco, e Luigi Gatto, deceduto nel ’45 nel campo di concentramento di Fossemburg. Dal Prefetto Donato Cafagna sono state inoltre consegnate le medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica a Marsilio Bazzoni di Verona, Umberto Gastaldo di San Bonifacio, Ermenegildo Giaretta di Gazzo Veronese, Giuseppe Mazzi di Castel D’Azzano, Francesco Tosi di Caldiero e Stefano Zaghini di Bussolengo.

Una riflessione in più

La legge che istituisce il Giorno della Memoria è del 2000 e nel suo intervento il primo cittadino ha sottolineato come il ventennio “impone una riflessione in più. Per quanto mi riguarda ritengo che il bilancio sia molto positivo in tutte quelle comunità dove queste celebrazioni hanno favorito il dialogo fra le parti e permesso a istituzioni, associazioni, scuole, realtà culturali di unirsi nella memoria”.

Federico Sboarina ha poi aggiunto:

“Dobbiamo utilizzare questo giorno per il ricordo delle vittime, perché nessuno sia mai più discriminato, perseguitato, annientato in ragione della sua razza, colore della pelle, sesso, lingua, religione, opinione politica o di qualsiasi altra natura o genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di qualsiasi altra condizione”.
“In questi anni, infatti, abbiamo sentito testimonianze e racconti di tanti sopravvissuti che, con coraggio e determinazione, hanno trovato la forza di raccontare al mondo quanto i loro occhi avevano visto e l'orrore di quanto essi stessi avevano tragicamente subito. A noi il compito di custodire il ricordo, a garanzia di un futuro che parli di pace e di libertà. Cari giovani, l’invito è rivolto soprattutto a voi. Appassionatevi e prendete parte alla vita politica, istituzionale e amministrativa della vostra città e del vostro Paese. C’è bisogno di ognuno di voi, del vostro entusiasmo, delle vostre idee, della vostra freschezza. Non abbiate paura a mettervi in gioco purché ad ispirarvi siano sempre i valori della democrazia, della pace, della civile convivenza e del rispetto di tutte le opinioni”.

Presente alla cerimonia, oltre alle diverse autorità civili e militari, anche il presidente ANED Verona Ennio Trivellin.

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