Verona

Gli asfalti di Stefano Appolonio in mostra a Palazzo Camozzini

La strada come metafora della vita accompagna il visitatore in viaggio sensoriale fra materia e spirito.

Gli asfalti di Stefano Appolonio in mostra a Palazzo Camozzini
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Un lungo lavoro di concetto e di selezione dei materiali.

Totem contemporanei

Una mostra dirompente quella in programma sabato 5 e domenica 6 settembre a Palazzo Camozzini. Stefano Appolonio che si definisce artigiano prestato all’arte, accompagna il visitatore in un viaggio nel tempo in cui i suoi “Obelischi” si stagliano come totem contemporanei e controcorrente che, come in un ballo sensuale in cui gli opposti si attraggono, si fondono con il contesto storico che li accoglie, in una scenografia unica. Ruvidi, freddi, estremi, gli “Obelischi” raccontano la percezione che l’artista ha del mondo, del suo mondo.

Nuova vita agli oggetti

Frutto di un lungo lavoro di concetto e di selezione dei materiali, gli Obelischi traggono la propria espressività dall’anima stessa dell’artista, dalle sue esperienze, dai suoi ricordi. E’ così che scopriamo a nuova vita i copertoni della sua bicicletta, vecchie tovaglie e scampoli di stoffa ma anche i materiali edili che caratterizzano l’artigiano che alberga nell’artista. Il percorso di questa mostra, in cui protagonista è la strada intesa come elemento costante della vita, continua con “Asfalti”, quadri materici attraverso i quali l’artista studia i materiali e li riproduce elevando ad arte elementi aridi ma pieni di vita come la terra, la strada stessa che si trasforma in percorso, in viaggio, in vita. Appolonio spiega:

“Uso l'asfalto come metafora della strada stessa. Parto dal presupposto che la strada è il luogo in cui, più o meno consapevolmente, trascorriamo gran parte della nostra vita. La viviamo più dell’erba, più dell’acqua. La strada fa parte della nostra quotidianità e questo mi affascina. Quello che ne scaturisce è rapporto amore odio, perchè l'asfalto rimanda al petrolio, alla plastica, all’inquinamento ma nello stesso tempo rappresenta il percorso stesso della vita”.

L’evento è gratuito ma, nel rispetto delle norme anti Covid-19, è necessario prenotare ai seguenti indirizzi: n.ottoveggio@libero.it tel. 329 2953669.

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