Isabella Ragonese protagonista del lavoro di Lucia Calamaro, al Camploy “Da lontano (chiusa sul rimpianto)”
In questa nuova creazione Lucia Calamaro ha messo tutta la pietas di cui il teatro è capace di farsi portatore e la dona a Isabella Ragonese che interpreta un personaggio costruito alla perfezione su di lei.
Un atto unico scritto su misura per Isabella Ragonese. Lucia Calamaro, drammaturga e regista fra le più importanti della nuova scena italiana, porta a Verona il suo ultimo lavoro ‘Da lontano (chiusa sul rimpianto)', il 20 gennaio al Teatro Camploy.
Isabella Ragonese protagonista del lavoro di Lucia Calamaro
Lo spettacolo, che rientra nel cartellone de L'Altro Teatro, rassegna organizzata dal Comune di Verona, è prodotto da Infinito Teatro e Argot Produzioni in collaborazione con Riccione Teatro. Sul palcoscenico anche l'attrice Emilia Verginelli.
‘Da lontano (chiusa sul rimpianto)’ mette in scena il tentativo di una figlia adulta, diventata terapeuta, di fare ciò che non ha potuto quando era bambina: aiutare la madre tormentata, infelice, fragile, che la accudiva come poteva nel difficile compito di essere e fare il genitore. La figlia, allora impotente di fronte al dramma della madre, con i nuovi mezzi a disposizione grazie alla professione intrapresa, desidera mettersi a disposizione di quel genitore dolente che ha conosciuto da bambina, senza però che se ne accorga. Si legge nelle note di regia:
“Quanti di noi da piccoli hanno assistito impotenti ai drammi degli adulti amati? Quanti avrebbero voluto intervenire per aiutare, capire, salvarli? Questo non è quasi mai possibile quando si è piccoli e per lo più impotenti di fronte a quella evidente infelicità”.
Due voci che si ritrovano
In questa nuova creazione Lucia Calamaro ha messo tutta la pietas di cui il teatro è capace di farsi portatore e la dona a Isabella Ragonese che interpreta un personaggio costruito alla perfezione su di lei, in un passaggio meraviglioso che si apre delicatamente, e al contempo spietatamente, sul mondo femminile sfregiato da una società oppressiva e giudicante, che impone alla donna ruoli limitanti, nei quali si sente in trappola, fino a non riconoscersi più e a impazzire. Uno spettacolo sul rimpianto, ma anche sull’ascolto, sul perdono e sulla comprensione di un’anima che non ha i mezzi per reagire alla propria realtà, rimanendone schiacciata. Due voci che si ritrovano e si fanno una.
“Ho immaginato – spiega la drammaturga e regista - un luogo, piccolo, tra un fantomatico di qua e un di là, in cui questo fatto, questa parola sia ‘evento’, curi, possa accadere, per un po'”.
Isabella Ragonese interpreta questo acuto monologo mettendosi a servizio del testo, mescolando magistralmente il registro comico e lo stile intimo fondato sulla memoria e su ciò che resta dei dispiaceri e dei problemi dei genitori, trasformando lo spettacolo in uno sguardo di rara delicatezza e profondo rispetto e comprensione.
Biglietti in vendita al Box Office di via Pallone, oppure online sui circuiti www.boxol.it/BoxofficeLive/it, www.boxofficelive.it, www.myarteven.it. Il botteghino del teatro Camploy sarà aperto la sera dello spettacolo a partire dalle ore 20.