L'orchestra di Fondazione Arena ospite del XXVIII Settembre dell'Accademia

Francesco Ommassini dirige un programma dedicato alla Francia dell’Ottocento Musiche di Dukas, Bizet e Saint-Saëns con Miriam Prandi solista al violoncello.

L'orchestra di Fondazione Arena ospite del XXVIII Settembre dell'Accademia
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Prima dell’apertura della rassegna autunnale, lunedì 30 settembre al Teatro Filarmonico l’Orchestra di Fondazione Arena diretta da Francesco Ommassini diventa protagonista del prestigioso XXVIII Festival del Settembre dell’Accademia, in un cartellone che comprende le migliori compagini internazionali. In programma Dukas, Saint-Saëns e Bizet con la solista Prandi.

A dirigere il maestro Francesco Ommassini

Il 30 settembre alle 20:30 l’Orchestra dell’Arena torna sul palcoscenico del Teatro Filarmonico con un programma transalpino, concentrato sui capolavori tardoromantici francesi, su invito della storica Accademia Filarmonica veronese. Alla testa della compagine areniana sale il giovane Francesco Ommassini, violinista e direttore veneziano formatosi nella città natale e nelle Accademie di Vienna, Chigiana di Siena e
Scuola di Musica di Fiesole, che dal 2012 affianca la brillante carriera concertistica con la direzione d’orchestra, approfondita sotto la guida di Donato Renzetti presso l’Accademia Musicale Pescarese. Come direttore è chiamato presso i più importanti teatri e festival d’Italia, con incisioni discografiche e diversi debutti tanto nel repertorio lirico quanto in ambito sinfonico.

Il programma

Si comincia con il celebre L’apprenti sorcier di Paul Dukas (1865-1935), ossia L’Apprendista stregone, poema sinfonico del 1897 ispirato alla ballata omonima di Goethe ma immortalato dalla classica pellicola disneyana d’animazione Fantasia dove costituiva la colonna sonora per le gesta maldestre e incontrollabili di Topolino. Segue un’altra raffinata pagina non frequentemente eseguita, scritta ventiquattro prima della
composizione di Dukas, il primo Concerto per violoncello in la minore di Camille Saint-Saëns (1835-1921). Per l’occasione allo strumento solista siede la giovane Miriam Prandi (Mantova 1990), talento precocissimo e pluripremiato in svariate occasioni nazionali e internazionali e perfezionatasi con i massimi violoncellisti del nostro tempo, da Antonio Meneses a Natalia Gutman. Il programma si conclude con le ispirate, intense, elegiache e festose, musiche di scena che Georges Bizet (1838-1875) scrisse per il dramma L’Arlèsienne di Alphonse Daudet: dei diversi numeri che ne compongono l’opera, scritta nel 1872 e rivelatoria del genio creatore dell’imminente Carmen, vengono eseguite le due celebri suites da concerto.

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