Verona

Miotto sul Festival della Bellezza: "Un forte squilibrio di genere"

E' stata inviata una lettera agli organizzatori del Festival e sottoscritta anche dalla consigliera provinciale di parità Paola Poli.

Miotto sul Festival della Bellezza: "Un forte squilibrio di genere"
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Si mobilita anche la Regione sul caso del Festival della Bellezza.

L'indignazione

Il programma del Festival della Bellezza di Verona e la scelta dell’immagine di locandina rappresentano un "forte squilibrio di genere" e non esprimono “un messaggio positivo di contrasto a pregiudizi e discriminazioni di genere”. Così la consigliera regionale di parità del Veneto, Sandra Miotto, interviene in merito al Festival della Bellezza in corso a Verona sino a sabato prossimo.

Una lettera agli oranizzatori

Nella lettera inviata agli organizzatori del Festival e sottoscritta anche dalla consigliera provinciale di parità Paola Poli, la consigliera di parità del Veneto specifica di dover intervenire per il proprio mandato istituzionale, espressione del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di promozione e controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini. In base al “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna” (decreto legislativo 119/2016) la consigliera di parità del Veneto richiama la direzione della manifestazione a tener conto, nelle future edizioni, del “rispetto del principio di parità, di non discriminazione di genere e delle pari opportunità”.

Errata anche la scelta dell'immagine

Sandra Miotto e Paola Poli  hanno aggiunto:

“Il programma del Festival di Bellezza, Eros e Bellezza, edizione 2020, che si tiene a Verona, vede una presenza quasi esclusivamente maschile Su 22 eventi, 21 sono affidati a uomini ed uno soltanto a una donna. Ciò rappresenta un forte squilibrio di genere, in un settore peraltro dove non mancano certamente le professionalità e le eccellenze femminili, italiane e straniere. Si evidenzia, inoltre, che la scelta dell’immagine di una fanciulla per rappresentare il festival Eros e Bellezza, quasi tutto al maschile, non esprime un messaggio positivo di contrasto a pregiudizi e discriminazioni di genere”.

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