Nosferatu inaugura la stagione di musica del Salieri

Spettacolo per musica con proiezione del film capolavoro di Wilhelm Murnau.

Nosferatu inaugura la stagione di musica del Salieri
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Nosferatu inaugura la stagione di musica del Salieri.

Nosferatu inaugura la nuova stagione di musica del Salieri

Martedì 26 novembre 2019 alle 20.45, primo appuntamento della rassegnadi Musica con  Nosferatu, spettacolo per musica e film dal capolavoro del 1922 di  Wilhelm Murnau. Con musiche originale eseguite dal vivo dall’Ensemble l’Arsenale diretto da Filippo Perocco (autore anche delle musiche) composto da: Livia Rado soprano, Ilario Morciano sax, Lorenzo Tomio chitarra elettrica, Igor Zobin fisarmonica, Roberto Durante pianoforte e synth, Vittorio Demarin video animazioni.

Il quintetto:

Sergio Cammariere voce e pianoforte

Luca Bulgarelli contrabbasso

Bruno Marcozzi percussioni

Amedeo Ariano batteria

Daniele Tittarelli sax

Biglietti: da € 14 a € 25; per gli under 18, prezzo speciale di 8€ per ogni categoria di posto. I biglietti sono in vendita anche al telefono, con carta di credito; online, www.teatrosalieri.it

 

Le colonne sonore di Sergio Cammariere

È nel 1992 che compone la sua prima colonna sonora per il film Quando eravamo repressi di Pino Quartullo.

A seguire, nel 1994, quella di Teste rasate, film di Claudio Fragasso e nel 1996 quella di Uomini

senza donne, film di Angelo Longoni. Sempre negli anni novanta, seguono altri lavori per il cinema, con le colonne sonore de Il decisionista di Mauro Cappelloni, Colpo di sole di Claudio Fragasso, L’italiano di Ennio De Dominicis, La spiaggia di Mauro Cappelloni. Sergio Cammariere è autore anche delle musiche che accompagnano alcuni cortometraggi come Non finisce qui regia di Maria Sole Tognazzi del 1997, Mattia Preti – Il pennello e la spada regia di Francesco Cabras e Alberto Molinari e La pena del pane di Lucia Grillo, composte nel 2001 e nel 2004. Nel gennaio 2002 esce il suo primo album, Dalla pace del mare lontano (EMI Music Italy), con la collaborazione di Roberto Kunstler per i testi. Prodotto da Biagio Pagano,

vanta la partecipazione di Pasquale Panella per un omaggio a Charles Trenet (Il mare) e di un gruppo di musicisti oggi riconosciuti nell’ambito del grande jazz italiano e internazionale: Fabrizio Bosso alla tromba e flicorno, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Amedeo Ariano alla batteria e Olen Cesari al violino. Una “famiglia musicale” che lo segue tuttora e che si è arricchita, sia nei successivi lavori, sia nei concerti live, con altri nomi di alto prestigio.

Tutto il 2002 è all’insegna del live e i suoi concerti si arricchiscono ogni volta di nuovo pubblico. Riceve numerosi riconoscimenti, tra i quali il Premio L’isola che non c’era come migliore album d’esordio, il Premio Carosone, il Premio De André come migliore artista dell’anno e la prestigiosa Targa Tenco 2002 – Migliore Opera Prima per Dalla pace del mare lontano. Vince il referendum di Musica e dischi come migliore artista emergente dell’anno.

La partecipazione al Festival di Sanremo nel 2003 con Tutto quello che un uomo, testo di R. Kunstler, gli regala il terzo posto oltre al Premio della Critica e al Premio “Migliore Composizione Musicale” e due Dischi di Platino. È una canzone mai ascoltata in un contesto come quello sanremese, che nella parte musicale rivela le radici profondamente ancorate al jazz della migliore tradizione, con guizzi di originalità interpretativa personalissima.

La sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo è del 2008, dove con L’amore non si spiega, dedica un bellissimo omaggio alla bossa nova, duettando anche con Gal Costa, una delle più belle e importanti voci della canzone brasiliana.

Esce, a seguire, il quarto album Cantautore piccolino un disco antologico dedicato a Sergio Bardotti e Bruno Lauzi, che svetta immediatamente in testa alle classifiche ed è Disco d’Oro nel giro di pochi giorni.

Oltre a contenere il brano presentato a Sanremo, si arricchisce di un omaggio al grande jazz con My song di Keith Jarrett, un’interpretazione di Estate di Bruno Martino con Fabrizio Bosso alla tromba e alcuni brani inediti, tra cui Nord, composizione per solo piano. Continuano anche i riconoscimenti tra cui il Premio Lunezia Elite e il Premio “Miglior Colonna Sonora” al Genova Film Festival 2009 per le musiche del cortometraggio Fuori uso di Francesco Prisco.

Nel 2009 è la sua voce ad aprire il film di animazione Disney, La principessa e il ranocchio con il brano La vita a New Orleans e nello stesso anno è anche la sua collaborazione come consulente musicale per I promessi sposi – Opera moderna di Michele Guardì con musiche di Pippo Flora. Nel giugno 2010 firma, insieme al trombettista Fabrizio Bosso, il commento sonoro a Comiche vagabonde, tre comiche del grande Charlie Chaplin, Charlot a teatro, Charlot alla spiaggia, Charlot vagabondo. Le tre comiche vengono pubblicate per la serie del Gruppo L’Espresso Sounds for silence prodotta da Gianni Salvioni per la casa discografica Ermitage.

Nel novembre 2011 esce la colonna sonora del film Tiberio Mitri – Il campione e la miss (RAI Trade), dedicato alla figura un po’ romanzesca e avventurosa del pugile triestino. Le musiche originali di Sergio Cammariere, ripercorrono la storia di Mitri con intensa partecipazione, ricreando atmosfere dell’epoca con suoni che spaziano dal jazz alle composizioni più delicate, malinconiche o di impronta classica. Nel marzo 2012 esce il nuovo album Sergio Cammariere, dedicato all’amico artista delle luci Pepi Morgia, che racchiude quasi una sintesi, un ritratto in musica di tutte le anime di Cammariere, spaziando dal jazz alla bossa nova, dal samba a ritmi balcanici, da incursioni classiche alla musica world e progressive.

Nel 2013 compone le musiche per il film Maldamore per la regia di Angelo Longoni. Compone poi parte delle musiche per il primo lungometraggio del regista Paolo Consorti Il sole dei cattivi e firma il brano che chiude il primo lungometraggio del giovane ed eclettico regista Alfonso Bergamo, Tender Eyes. Iniziano anche le registrazioni del nuovo album.

Novembre 2016, “Sergio Cammariere” torna con il nuovo album “Io”, un disco chiaro nelle intenzioni sin dal titolo: nelle 12 tracce c’è tutto il mondo musicale del cantautore e pianista, capace di combinare in perfetto equilibrio tradizione cantautorale italiana, contaminazioni afro-latine e un’anima jazz che da sempre è l’impronta riconoscibile di ogni sua composizione. Nel nuovo lavoro di Cammariere trovano spazio nuove esaltanti creazioni frutto di una ricerca musicale in continua evoluzione, insieme a due irresistibili duetti:” Cyrano’” con Gino Paoli e “Con te o senza te” con Chiara Civello.

Nel 2017 pubblica Piano, primo disco solo piano che arriva a coronamento della sua trentennale carriera.

L’album contiene anche il brano “Dodici minuti di pioggia”, tratto dall’omonimo film di Fabio Teriaca, Juan Pablo Etcheverry, e premiato come “Best Song” al Los Angeles Film Awards di aprile 2019. L’album raccoglie 16 brani ispirati ed emozionanti nati dall’intimità tra Cammariere e il suo strumento, riflessioni in musica che colgono l’essenza delle sue composizioni perché spoglie di parole: solo Sergio, solo pianoforte, “solo” note e armonia. Febbraio 2018 partecipa al Festival di Sanremo, ospite di Nina Zilli nella quarta serata dedicata ai duetti con il brano “senza appartenere”. Nello stesso anno Cammariere compone le

musiche originali per il docu-film di Cosimo Damiano Damato “Prima che il gallo canti – il Vangelo secondo Andrea” (un testamento spirituale di Don Andrea Gallo in un viaggio attraverso la musica d’autore italiana) in cui è contenuta anche una nuova versione del celebre brano Dalla pace del mare lontano.

Maggio 2019, esce il decimo album di Sergio Cammariere, “La fine di tutti i guai”, prodotto da Giandomenico Ciaramella per Jando Music, Sergio Cammariere per Grandeangelo SRL e Aldo Mercurio in coproduzione con Parco della Musica Records e distribuito da Egea. Riceve il premio come miglior colonna sonora al festival internazionale LIAFF di Calcutta per il film “Twelve minutes of rain”.

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