Nuovi nati e unicità italiane: il Parco Natura Viva riapre sabato 5 marzo
Sono già iniziati i lavori per la realizzazione di quello che è stato ribattezzato “l’albergo degli ibis eremita”, ovvero il primo e l’unico luogo in Italia di accoglienza e riparo per ibis eremita selvatici.
Dopo due anni durissimi, il Parco Natura Viva riapre le porte al pubblico il prossimo sabato 5 marzo.
Il Parco Natura Viva riapre
Ci sono aspettative di speranza per l’anno che dovrebbe tornare ad ospitare scuole e centri estivi, mentre non si sono mai fermati i progetti per la conservazione delle specie a rischio di estinzione né la quotidiana vita degli animali. Sono già iniziati i lavori per la realizzazione di quello che è stato ribattezzato “l’albergo degli ibis eremita”, ovvero il primo e l’unico luogo in Italia di accoglienza e riparo per ibis eremita selvatici. Dotato di tutti i comfort (pareti rocciose, nidi, cibo e assistenza veterinaria), gli esemplari in migrazione potranno utilizzarlo per sostare, rifocillarsi e ripartire a proprio piacimento. Messi qualche giorno fa su un volo intercontinentale invece 5000 microchip diretti all’arcipelago delle Seychelles.
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Destinazione finale isola di Mahè, dove il Parco Natura Viva e Green Teen Team, la fondazione della Principessa Theodora von Liechtenstein, hanno contribuito a comprare le strumentazioni necessarie per realizzare il primo censimento nazionale delle testuggini giganti delle Seychelles di proprietà privata. Finora mai dotate di un registro anagrafico, queste tartarughe verranno “microchippate” anche in natura, in modo da monitorarne anche il commercio illegale.
“Sono stati mesi davvero duri - spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico - e ringraziamo tutti i nostri operatori che non hanno mai perso la speranza, oltre ai cittadini e alle aziende che ci hanno sempre supportato. E’ anche grazie a loro che abbiamo potuto non interrompere mai la nostra attività di conservazione delle specie a rischio in ogni angolo del Mondo. Il ritorno delle visite all’aria aperta sarà l’occasione non solo per un momento di svago ma anche per imparare valori della biodiversità e approfondire temi della conservazione. Soprattutto per i ragazzi”.
Nuovi nati
Grande gioia per i progetti di reintroduzione in natura più importanti: a soli tre mesi di vita, il piccolo bisonte europeo Eracle nato da mamma Penelope e papà Zeus è già candidato a tornare sui Carpazi meridionali mentre in incubatrice si stanno custodendo due uova di gipeto, che non è detto però possano arrivare alla schiusa.
L’elenco dei nuovi nati si allunga con la preziosa nascita di tre piccoli pappagalli kea ancora nel nido, tra gli uccelli più intelligenti del regno animale e vulnerabile di estinzione. Anche questo, unico lieto evento d’Italia. Per tutto il periodo d’incubazione, papà Nestore si è preso cura di mamma Violet che nel frattempo covava mentre in questa fase, si occupa di portarle il cibo per nutrire i piccoli. Poi, sarà solo Nestore ad occuparsi dei pulcini fino a quando non saranno in grado di cibarsi da soli.
La fattoria invece ha salutato la nascita di quattro agnellini di pecora brogna, unica razza autoctona delle montagne veronesi quasi scomparsa dagli allevamenti moderni. Tra gli arrivi illustri, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES) ha approvato la donazione al Parco Natura Viva da parte di un privato di tre femmine di ara rubrogenys, pappagallo boliviano in pericolo di estinzione. D’ora in poi questi esemplari non saranno più di proprietà privata ma inseriti nel circuito europeo per le specie minacciate che arricchiranno grazie al loro patrimonio genetico. Attesissima entro l’anno una nuova specie: arriveranno due fagiani di Edwards, uccello vietnamita criticamente minacciato di estinzione.
Ricerca scientifica
Questo secondo anno di Covid ha visto l’interruzione anche dei tirocini degli studenti universitari. Il che ha però consentito di dedicarsi alla pubblicazione scientifica dei dati raccolti negli ultimi tempi e di ottenere 11 articoli scientifici. Gatti selvatici, tamarini, bertucce, pappagalli ara, lupi, fenicotteri e scimpanzé del Parco, così come testuggini delle Seychelles sia del Parco sia alle Seychelles e indri, una specie di lemure criticamente minacciata di estinzione, presente solo in Madagascar. Questi i protagonisti di un’attività di studio che in questi anni, ha visto il coinvolgimento di 9 Università italiane e 4 straniere.
“Nonostante le diffcoltà e i rincari generalizzati - spiega Maria Ordinario, direttore marketing e comunicazione - il Parco Natura Viva ha mantenuto per i due anni precedenti la stessa offerta di prezzo, per supportare le famiglie e i più piccoli nella visita all’aria aperta. Sempre più partecipativo lo zoccolo duro dei fedelissimi abbonati, che hanno dimostrato in questi 24 mesi di supportare con una generosità incredibile la mission del Parco”.
Novità green per incentivare il riciclo e la riduzione della plastica:
“Invitiamo i nostri abbonati a riportarci le vecchie tessere del Parco che non sono più in corso affinché noi possiamo rigenerarle ed evitare la produzione di nuovi rifiuti. Chi compirà questo gesto recandosi alla cassa, riceverà un gadget del Parco”.
Da quest’anno inoltre, entrano nelle attività prenotabili i laboratori per bambini piccoli e grandi (dalle materne alle elementari) fino ai 10 anni.