Fase 2

Spettacoli sì ma con un tetto di mille spettatori, Verona chiede una deroga specifica per far suonare l’Arena

Sboarina: "L’Arena non è un teatro come tutti gli altri, è inaccettabile che debba ripartire solo con mille spettatori".

Spettacoli sì ma con un tetto di mille spettatori, Verona chiede una deroga specifica per far suonare l’Arena
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L’ultimo decreto del Governo prevede che dal 15 giugno 2020 teatri e cinema possano riaprire, ma con un massimo di 200 spettatori al chiuso e mille all’aperto.

Serve una soluzione

Verona chiede una deroga specifica per riaccendere e far suonare l’Arena. Si tratta di un tetto uguale per tutti che non tiene conto della capienza specifica di ogni "contenitore culturale". L'amministrazione comunale di Verona e Fondazione Arena hanno già presentato per l’Arena un progetto innovativo in grado di poter garantire tutte le misure di sicurezza, sia per il pubblico che per gli artisti, con tremila spettatori a sera. Un numero che consentirebbe anche la sostenibilità economica dell’edizione straordinaria studiata appositamente per il 2020. Una proposta unica, con serate-evento a partire da agosto, il palco posizionato al centro dell’immensa platea ed il pubblico ben distanziato e distribuito esclusivamente sugli spalti, con norme anti assembramento e specifiche vie di afflusso e deflusso.

L'indignazione del sindaco

Il sindaco di Verona, Federico Sboarina ha spiegato:

L’Arena non è un teatro come tutti gli altri, è inaccettabile che debba ripartire solo con mille spettatori. Abbiamo studiato un progetto che tiene conto di tutte le norme e regole sanitarie, per tutelare il pubblico e la nostra comunità, siamo pronti a ripartire ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo. Siamo già al lavoro per studiare articoli e decreti, chiederò una deroga specifica per portare in scena l’edizione straordinaria del 2020. Mettere in piedi un progetto innovativo con tremila posti è già difficile, con mille diventa impossibile. Da tre mesi insieme al Consiglio di indirizzo e al management di Fondazione Arena stiamo facendo i salti mortali, non abbiamo ancora il dono di fare miracoli. Non voglio nemmeno pensare all’ipotesi che non venga fatta una deroga per l’Arena, se qualcuno non vuole far ripartire il nostro anfiteatro se ne assumerà le responsabilità. Serve buon senso, mille posti potrebbero essere troppi per alcuni teatri così come eccessivamente pochi per altri”.

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