Verona

Teatro Romano: la 72esima edizione dell’Estate Teatrale Veronese si farà

Ora il teatro sarà accessibile al pubblico con una disponibilità massima di 310 posti.

Teatro Romano: la 72esima edizione dell’Estate Teatrale Veronese si farà
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Una conferma che in molti stavano aspettando.

Rassegna in sicurezza

Si terrà a partire dalla metà di luglio la 72esima edizione dell'Estate Teatrale Veronese che si svolgerà al Teatro Romano. La rassegna è stata "stravolta" e riorganizzata in base alle linee guida tant'è che ora il teatro sarà accessibile al pubblico con una disponibilità massima di 310 posti. Il Teatro Romano, fino alla fine di settembre, ospiterà prestigiosi spettacoli di teatro, musica e danza.

La ripresa degli spettacoli

Le date e il calendario definitivo saranno annunciati dopo il 15 giugno 2020, data in cui il dpcm prevede la ripresa degli spettacoli. Una cosa però è certa, ad inaugurarlo ci saranno tre eventi speciali che segnano il ritorno a Verona di artisti molto amati dal pubblico che avranno delle proposte pensate appositamente per il post Covid. Siete curiosi? Vi possiamo anticipare la presenza di Isabella Ferrari, che viene definita come un’autentica diva del cinema italiano, che presenterà la sua interpretazione della “Fedra” di Ghiannis Ritsos.

Agosto "nostrano" e settembre sconvolgente

Agosto prevede un calendario dedicato alle compagnie professionali veronesi, per poter apprezzare al meglio la maestria delle compagnie del territorio. Nello stesso mese, il Teatro Romano ospiterà le conversazioni del "Festival della Bellezza", dell’associazione "Idem", diventato ormai un appuntamento imperdibile e molto atteso dal pubblico. Settembre invece ci saprà stupire grazie al ritorno come grande protagonista di Shakespeare con due riscritture di Amleto e Romeo e Giulietta. La prima è “L’amore segreto di Ofelia” che vede la presenza di Chiara Francini con la regia di Chiara Lagani della compagnia "Fanny e Alexander". Rimarrete stupiti sicuramente da “Romeo e Giulietta” che vedrà come protagonisti Ugo Pagliai e Paola Gassman, simbolo stesso delle coppie d’arte, diretti dai veronesi Babilonia Teatri. I due attori rappresenteranno la più celebre coppia di innamorati in una veste più "matura".  A settembre ci sarà anche un ampio spazio alla musica con il ritorno delle rassegne storiche “Rumors” e “Verona Jazz” oltre che alla danza con il debutto del nuovo lavoro di Ersiliadanza “Andrà tutto bene” che ripercorre l'emergenza che abbiamo vissuto.

E il Chiostro di Santa Eufemia?

Tra fine giugno e luglio, il Chiostro di Santa Eufemia arricchirà l'estate con la rassegna “Inchiostro Vivo” curata da Alive e dedicata ai temi della formazione artistica delle nuove generazioni. In programma anche “Poetry Death Match” i Sonetti di Shakespeare con i giovani attori del progetto regionale TeSeO Veneto della Scuola Teatrale di Eccellenza del Teatro Stabile del Veneto.

Un festival di grande valore

Il piano eventi culturali previsto per l’estate 2020 è stato illustrato dall'assessore con delega alla Cultura Francesca Briani e dal direttore artistico degli spettacoli del Comune, Carlo Mangolini. L'assessore ha spiegato:

“L'allestimento sarà di certo suggestivo ma sicuramente penalizzato dal punto di vista del numero ddi posti, che è stato ridotto proprio per evitare il rischio assembramenti. In ogni caso siamo riusciti a costruire un festival di grande valore. Abbiamo fatto un importante investimento per sostenere i professionisti del territorio, perché dopo mesi di blocco delle attività era necessario dare un segnale concreto di aiuto. Il progetto 'Professione Spettacolo Verona' ha consentito a ben 19 realtà professionali veronesi tra prosa, danza e teatro di venire inserite nel programma del festival con le loro proposte di spettacoli. Un importante traguardo che sottolinea l’attenzione di tutta l’Amministrazione comunale per un comparto fortemente colpito dalla pandemia. Forte la componente femminile proposta sul palco dell’Estate Teatrale Veronese. Un omaggio dell’Amministrazione comunale alle tante associazioni femminili veronesi che, causa lockdown, non hanno potuto quest’anno celebrare, con i consueti numerosi eventi in programma, l’Otto marzo”.

Il direttore Mangolini ha concluso:

La scelta di riaprire a metà luglio la stagione teatrale è un segnale molto importante anche in ambito nazionale basta pensare che la maggior parte degli spettacoli nelle altre città sono stati spostati a settembre. Non abbiamo mai smesso di lavorare, proprio per essere pronti ad offrire una proposta concreta per tutta l'estate. Stiamo definendo gli ultimi dettagli di un cartellone che è stato completamente rivisto e che tiene conto dei vari limiti imposti dal distanziamento sociale”.

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