Torna a Verona "Sic transit gloria mundi"

Il pluripremiato monologo di Ippogrifo e Rizzi al teatro Ss Trinità

Torna a Verona "Sic transit gloria mundi"
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Il pluripremiato monologo di Ippogrifo e Rizzi al teatro Ss Trinità

Torna a Verona da domani, venerdì 26 ottobre, fino al 5 novembre, dopo il successo ottenuto nel 2016 e un anno di tournée, lo spettacolo scritto e diretto da Alberto Rizzi: "Sic transit gloria mundi" con Chiara Mascalzoni come protagonista.

Il primo monologo prodotto da Ippogrifo e Alberto Rizzi ha condotto al conseguimento di molti premi già dal primo anno di produzione dello spettacolo: vincitore del secondo posto Premio Cervi 2016 (Reggio Emilia) e del primo posto Endas Emilia Romagna 2016 (Bologna). Il 2017 ha portato grandi soddisfazioni con la vincita per la migliore interpretazione Doit Festival 2017 (Roma), il miglior spettacolo "L'Iitalia dei visionari" 2017 (Rimini), miglior spettacolo "L'Iitalia dei visionari" 2017 (Novara), miglior spettacolo Contemplazioni 2017 (Ferrara) ed infine vincitore rosa migliori spettacoli Milano off 2017 (Milano). Inoltre è stato selezionato come finalista Fringe 2017 (Roma), Corti teatrali 2017 (Roma) e per il prossimo anno come finalista Avignoe 2018.

 

La tournee nazionale 2017/2018 riparte come tradizione da Verona per poi attraversare tutta la Penisola, dal Piemonte al Friuli, da Bolzano a Catania passando per l’Emilia, la Lombardia e le Marche. Intanto dal 26 ottobre al 5 novembre tutte le sere sarà a Verona al teatro Ss Trinità alle ore 21. Domenica 29 ottobre e domenica 5 novembre alle ore 18.

 

"Sic transit gloria mundi" è un monologo che con ironia, leggerezza e con toni a tratti popolari, indaga sul ruolo della donna nella chiesa cattolica e di conseguenza nella storia della società occidentale, attraverso l’inventata storia di Papa Elisabetta I: la prima donna Papa immaginata in un futuro, improbabile ma possibile.

Uno spettacolo che non porta a riflettere solo dell'esclusione delle donne dal sacerdozio, ma più in generale analizza le ragioni storiche, teologiche e religiose della sudditanza della donna all'uomo nella chiesa e nel cattolicesimo laico. Si uscirà dallo spettacolo spiazzati e storditi domandosi davvero "in fondo perché è tanto bizzarro immaginare una donna papa?"
Un testo frutto di anni di studi e confronti, letture e ricerche, per compiere l’indagine nei pregiudizi, storici e teologici, del ruolo della donna nella chiesa cattolica e quindi anche per riflettere universalmente sul ruolo femminile nel mondo e nella cultura occidentale.

 

Il regista Alberto Rizzi punta tutto sul suo puro, irriverente e disarmante stile registico rendendo in tale modo lo spettacolo accessibile a tutti.
Una grande preparazione artistica per la prima attrice di Ippogrifo Chiara Mascalzoni che grazie alle sue doti espressive e mimiche con scioltezza padroneggia da sola il palco per 60 minuti, basta infatti un cambio di postura e di intonazione che da narratrice diventa personaggio e viceversa, dando così voce ad un racconto pieno di invenzioni e di emozioni.

 

La coppia Rizzi-Mascalzoni non finirà di stupirci, infatti il 19 gennaio, ad inaugurare il nuovo anno, sarà presentato al Teatro Camploy di Verona la nuova produzione Ippogrifo sulla quale sono già in opera i lavori per uno spettacolo dove ancora una volta le buone idee saranno alla base del grande teatro.

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