Verona

Vivaldi e il genio pirotecnico di Rossini: brio e prime volte all’Arena

Fine settimana scoppiettante al Festival d’estate 2020.

Vivaldi e il genio pirotecnico di Rossini: brio e prime volte all’Arena
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L’edizione straordinaria del Festival areniano offre nel 2020 altre due serate memorabili che ampliano l’offerta artistica della Fondazione Arena e catturano la curiosità del pubblico.

Appuntamenti imperdibili

È stato il caso del commosso Requiem mozartiano, eseguito lo scorso 31 luglio 2020, e lo sarà per il concerto del 13 agosto 2020, quando per la prima volta risuoneranno nell’anfiteatro veronese le note dei grandi compositori veneti del ‘700, dirette dal padovano Alvise Casellati che debutta sul podio estivo dell’Arena. Apre la serata "Il Mondo alla rovescia" del legnaghese Antonio Salieri, compositore di corte a Vienna negli anni d’oro dell’Impero asburgico e, nell’immaginario collettivo, storico “rivale” di Mozart. Al veneziano Tomaso Albinoni è stato lungamente attribuito l’intenso e celeberrimo Adagio orchestrale mentre l’opera più nota di Giuseppe Tartini è la virtuosistica sonata "Il Trillo del diavolo". Con questo brano, le cui astrali difficoltà tecniche sono palesi sin dal titolo, si cimenta il giovanissimo violinista Giovanni Andrea Zanon, che per l’occasione suona il suo Antonio Stradivari del 1706. Il violino è protagonista assoluto anche dei concerti con orchestra provenienti dal Cimento dell’armonia e dell’inventione del più grande e prolifico musicista di Venezia, Antonio Vivaldi: contemporaneo di Bach e Händel, il “Prete rosso” (così chiamato all’epoca per la chioma fulva e la carriera ecclesiastica mai esercitata) scrisse circa mille opere in tutti i generi musicali, spesso rinnovandoli radicalmente. Tra queste spiccano i quattro concerti intitolati alle Quattro stagioni, da sempre eseguiti insieme e veri riferimenti del repertorio solistico.

Un programma originale interamente dedicato a Rossini

Venerdì 14 agosto 2020 al grande organico dell’Orchestra dell’Arena e si aggiunge il numeroso Coro preparato da Vito Lombardi in un programma originale interamente dedicato alla musica di Gioachino Rossini, che mescola sorrisi, scherzi e spettacolo colossal. Il geniale compositore di Pesaro (1792-1868) è noto al pubblico veronese principalmente per "Il Barbiere di Siviglia", capolavoro dell’opera buffa, di cui sono proposte le arie principali e il finale del primo atto, spassoso e movimentato. Dello stesso genere è La Cenerentola, altra opera-simbolo del Pesarese, favola godibilissima e frizzante finora mai rappresentata all’Arena di Verona. La serata offre spazio anche al Rossini più serio e monumentale, la musica che gli valse il prestigioso invito e quindi la consacrazione all’Opéra di Parigi: le sinfonie di apertura e le arie più celebri di Semiramide (1823) e Guglielmo Tell (1829).

Un importante cast

Il cast del Gala unisce sapientemente giovani talentuosi al loro debutto areniano, come il tenore Levy Sekgapane e il mezzosoprano Marina Viotti, ad artisti già affermati come i baritoni Mario Cassi e Alessandro Corbelli, il basso Roberto Tagliavini e la stella del belcanto Lisette Oropesa, reduce da veri e propri trionfi personali come protagonista de "La Traviata" al Metropolitan di New York e al Real di Madrid. Sul podio torna Jader Bignamini, direttore già più volte acclamato a Verona. Per la conclusione, Coro Orchestra e solisti eseguono il maestoso finale di Guglielmo Tell, familiare al grande pubblico per essere stato sigla d’apertura delle trasmissioni RAI per trent’anni, ma soprattutto crescendo imponente ed emozionante che raffigura il sorgere del sole dopo la tempesta, metafora luminosa e universale di libertà, speranza e ripartenza.

Un regalo al pubblico

Il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia ha spiegato:

"Questo fine settimana vogliamo fare un grande regalo al pubblico dell’Arena, con due programmi veramente inediti. La novità assoluta di Vivaldi ha già portato risultati interessanti al botteghino, segno che gli spettatori apprezzano anche questi azzardi, felici incursioni in nuovi repertori. Per Rossini non è una prima volta ma quasi: a parte il famosissimo Barbiere, offriamo delle autentiche chicche. Personalmente devo molto della mia storia a Rossini, compositore in cui c’è tutto il genio italiano: nelle opere buffe sprigiona brio e leggerezza universali mentre nelle opere serie unisce la migliore tradizione del Belcanto e le anticipazioni dei grandi melodrammi romantici e verdiani. Sottolineeremo tutto queste emozioni con luci speciali, effetti originali e una conclusione davvero pirotecnica, grazie al nostro light designer Paolo Mazzon e a grandiosi fuochi d’artificio: nella migliore tradizione dell’Arena, sarà uno spettacolo per le orecchie ma anche per gli occhi".

Il Festival d’estate 2020 prosegue con altre serate-evento uniche nell’assetto irripetibile di quest’anno: il weekend Vivaldi-Rossini porta gemme inedite all’Arena di Verona, confermando l’impegno a presentare programmi accattivanti e coraggiosi con cast d’eccellenza, tra vocazione internazionale e orgoglio italiano.

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