Ambulanti, cambiano le concessioni
Questo sistema resterà in vigore fino al 2029; gli ambulanti saranno tutelati per i prossimi 12 anni
Questo sistema resterà in vigore fino al 2029; gli ambulanti saranno tutelati per i prossimi 12 anni
Nei prossimi mesi, in conseguenza dell’entrata in vigore della Direttiva Servizi dell’Unione Europea (conosciuta anche come “Direttiva Bolkestein”) e dei relativi provvedimenti di attuazione statali, i Comuni dovranno affrontare il rinnovo delle concessioni per l’esercizio del commercio su aree pubbliche nei mercati e nelle fiere del Veneto.
La Regione Veneto ha approvato i criteri per il rinnovo delle concessioni recependo totalmente il documento unitario concordato in conferenza delle Regioni. Si tratta di una soluzione equilibrata che valorizza la storia e la tradizione dei mercati e tutela la professionalità degli operatori. Infatti le concessioni saranno assegnate tenendo conto dell’anzianità di impresa e di posteggio.
Gli ambulanti nella sola provincia di Verona sono 1.600, forniscono il servizio mercatale, il 99% delle imprese è a gestione familiare, e rappresentano oltre 5.000 occupati in tutto il Veneto. Nella fase di prima applicazione il punteggio maggiore sarà riferito all’anzianità di posteggio e di attività degli operatori, garantendo quindi la continuità aziendale.
“Gli ambulanti possono stare quindi tranquilli” – dichiara Paolo Bissoli, Presidente scaligero dell’Anva Confesercenti – “Questo sistema resterà in vigore fino al 2029, quindi gli ambulanti saranno tutelati per i prossimi 12 anni. Ci siamo sempre battuti affinché la direttiva europea non toccasse i mercati rionali, l’obiettivo infatti è che la Bolkestein in Italia non sia applicata: il nostro è l’unico Paese al mondo nel quale il commercio ambulante rappresenta il 22% dei consumi interni” – conclude Bissoli “La rappresentanza associativa va considerata come uno strumento importantissimo di garanzia per i posti di lavoro e per la sua presenza nelle situazioni critiche. Ora ci aspetta un lungo lavoro di collaborazione con i comuni scaligeri per la corretta applicazione dei criteri”.