Verona

Aprire simbolicamente il negozio per protesta, Zavarise: "Inaccettabile aspettare il 1 giugno"

Sboarina: "Alzare simbolicamente la saracinesca significa rappresentare a chi ci governa la posizione in cui si trovano i nostri commercianti, sono in ginocchio"

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La voglia di far sentire la propria voce e di essere accanto agli imprenditori che ormai sono in ginocchio.

La proposta di protesta

L'assessore di Verona con delelga alle Attività economiche e produttive, Commercio, Nicolò Zavarise, ha registrato un video dove palesa il suo punto di vista sull'impossibilità degli imprenditori di poter aprire prima del 1 giugno.

"E' inaccettabile che bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici dovranno aspettare il primo giugno per 'riaprire più ampiamente'! Il futuro delle nostre attività rischia di essere seriamente compromesso dalle scelte del Governo. In sicurezza, e con tutte le precauzioni del caso, pensiamo che ci siano i margini per consentire aperture, nel pieno rispetto delle regole, ben prima della data indicata! E' inutile, non andrà tutto bene, si riaprirà il primo di 1 giugno 2020, non si sa ancora come, ci saranno delle limitazioni e restrizioni, ci sarà ancora il virus, che senso ha far passare un mese di agonia a queste aziende? Il Governo ha dimostrato di non aver fiducia nella responsabilità che i cittadini hanno saputo dimostrare in queste restrizioni. E' ora di dire basta, è ora di tornare a riaprire i propri negozi, tornare a far ripartire le comunità. Vi ricordo che dietro a ogni ristorante, bar, centro estetico, parrucchiera ci sono imprenditori, famiglie che hanno bisogno di fatturare per sopravvivere. Non possiamo arrivare all'alba della nuova povertà, ci siamo stufati, abbiamo capito che nessuno sta cercando di tutelare realmente il nostro territorio. Il limite è stato raggiunto. Cari commercianti e imprenditori, concittadini il 1 maggio 2020 che sarebbe festa lavoratori ma invece sarà la festa dei non lavoratori vi faccio un appello, qualsiasi attività che vorrà manifestare in maniera intelligente avrà al proprio fianco il sottoscritto a livello politico e personale, è ora di far sentire la nostra voce e anche il riso di rabbia e delusione nei confronti di chi non ha voluto dare un minimo di segnale di fiducia del proprio territorio".

Il supporto del sindaco

Anche il sindaco di Verona, Federico Sboarina si aggrega a questo appello ai commercianti e ha affermato:

"Aprire simbolicamente le porte dei negozi per dimostrare al Governo che la situazione è dannosa al settore, sono  assolutamente d'accordo. Sono anch'io al fianco dei nostri commercianti, è un grido di dolore, non una protesta scomposta o manifestazioni che sono comunque impedite. E' un vero e proprio grido di dolore, simbolicamente alzare la saracinesca significa rappresentare a chi ci governa la posizione in cui si trovano i nostri commercianti, sono in ginocchio".

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