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Bibione prepara la spiaggia: disponibili 7mila ombrelloni invece di 18mila

Bibione punta al rilancio sfruttando l’ampiezza del litorale

Bibione prepara la spiaggia: disponibili 7mila ombrelloni invece di 18mila
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Sembra che gli stabilimenti balneari siano pronti alla stagione estiva, anche se con alcune modifiche.

Bibione prepara un nuovo assetto

L’idea è di posizionare gli ombrelloni ad 8 metri l’uno dall’altro: in questo modo, gli ospiti possono rispettare la distanza di sicurezza. Oltre al distanziamento, sarà fondamentale anche igienizzare gli spazi e le attrezzature utilizzate: lettini e sdraio verranno sanificati quotidianamente e gli spazi chiusi (come bagni, biglietterie e punti ristorazione) verranno disinfettati alla chiusura dello stabilimento, ogni sera. Dei 7mila ombrelloni, 4500 verranno riservati agli affittuari degli appartamenti. Così dichiara Maria Santorso, presidente di Abit:

"Per molti si presenta come una soluzione immediata perché nel momento in cui la famiglia varca la soglia di ingresso e chiude la porta dietro di sé, sa che quei locali saranno in uso esclusivo per tutta la durata della vacanza"

L’apertura è fissata per il 30 maggio 2020 e si sta seriamente pensando di sfruttare anche i mesi di settembre e ottobre, prolungando così la stagione e permettendo così a tutti di valutare con attenzione la situazione a livello sanitario.

Forte leva sul turismo europeo

Dopo diverse disdette, si attendono nuove prenotazioni, specie dagli affezionati che probabilmente stanno cercando di capire le nuove normative in materia di spostamenti. Moltissimi visitatori sono tedeschi o austriaci e, come sottolineato dal presidente Zaia in conferenza stampa, oggi come non mai si è pronti ad accogliere gli affezionati che già conoscono le spiagge di Bibione o i nuovi ospiti che, magari approfittando del blocco in altre mete, vogliono scoprire le spiagge nostrane.

No all’effetto ospedale

Assolutamente da evitare l’effetto ospedale: la proposta è quella di riaprire e di non rinunciare alla stagione estiva ma senza inquietudine. Si è capito che i dispositivi di protezione possono effettivamente proteggere dal virus ma ciò non vuol dire fare il bagno o prendere il sole con guanti e mascherina che, invece, saranno obbligatori nei diversi punti di aggregazione (come, ad esempio, nei bar e nelle biglietterie).

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