I dati

Cimice asiatica: monitoraggio di kiwi, melo, pero, pesco ecco il bollettino

Obiettivo del progetto è ottenere dati sulla distribuzione e sulla biologia della cimice al fine di intervenire nei momenti opportuni con trattamenti mirati e selettivi

Cimice asiatica: monitoraggio di kiwi, melo, pero, pesco ecco il bollettino
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Riparte il progetto di Coldiretti Verona sul monitoraggio della cimice asiatica, l’insetto killer che nel 2019 ha causato oltre 100 milioni di danni all’ortofrutta scaligera.

I punti di monitoraggio

Lo scorso anno a fine maggio era stata avviato il rilevamento sperimentale delle presenze dell’insetto dei frutteti a pesco e kiwi nella zona nord-ovest della provincia veronese, mappatura mai effettuata prima, coinvolgendo 7 comuni con 21 punti di monitoraggio per un totale di circa 3355 ettari di cui 1535 coltivato a pesco e 1820 a kiwi. Quest’anno la dislocazione delle trappole di monitoraggio si amplia con l’analisi delle colture di melo e pero su 21 comuni a sud della provincia di Verona e tre comuni della provincia di Rovigo con 39 postazioni di monitoraggio per un totale di oltre 5mila ettari di cui 3700 coltivati a mele e 1500 a pere. Obiettivo del progetto è ottenere dati sulla distribuzione e sulla biologia della cimice al fine di intervenire nei momenti opportuni con trattamenti mirati e selettivi in quanto è ormai appurato che, nella lotta alla cimice asiatica come per qualsiasi altro fitofago, questa buona pratica è di fondamentale importanza per poter impostare al meglio gli interventi di difesa e le corrette strategie di contenimento, per renderle efficaci e sostenibili in termini economici ed ambientali.

(BOLLETTINO CON DATI COMUNE PER COMUNE A FINE ARTICOLO)

Al vaglio nuove partnership

Sono queste le principali attività del progetto sviluppato e realizzato da Coldiretti Verona e Coldiretti Rovigo, AIPO – Associazione interregionale produttori olivicoli di Verona, Codive, Consorzio Agrario del Nord-Est con la gestione tecnica di Agrea Centro Studi e il supporto economico di Banco BPM e Cattolica Assicurazione oltre alla collaborazione dei Mercati Ortofrutticoli alla produzione di Bussolengo-Pescantina, Sommacampagna/Sona, Valeggio sul Mincio/Villafranca di Verona. Sono al vaglio nuove partnership con altre realtà private e pubbliche del territorio come la collaborazione delle oltre 20 Amministrazioni comunali di Verona e Rovigo interessate alla coltivazione di melo e pero. L’analisi dei dati raccolti dalle trappole vengono inseriti in un bollettino settimanale, previa visione da parte dell’Osservatorio delle malattie delle piante della Regione Veneto, con consigli agronomici diffusi ogni venerdì da AIPO Verona tramite newsletter, oppure consultabili sul sito internet. E’ possibile altresì leggere i bollettini attraverso l’applicazione “AIPO” per i dispositivi Android e IOS scaricabile gratuitamente.

Monitoraggio di 60 trappole

Il progetto, che prevede il monitoraggio di 60 trappole a feromoni di aggregazione, collocate in diverse aziende agricole situate nelle zone dell’ovest e sud veronese, consente di ottenere informazioni utili sul livello d’infestazione delle colture, individuare la presenza degli stadi più vulnerabili di sviluppo della cimice asiatica sulle diverse parti della pianta, stimare in modo più corretto, che con i controlli visivi, la presenza dell’insetto. Inoltre, il progetto consente di quantificare le popolazioni che sono più numerose di anno in anno. Maggio e Giugno sono i mesi cruciali per impostare una lotta agli studi più vulnerabili della prima generazione (Neanidi), che determineranno quale livello di popolazione si troverà nel frutteto nei mesi successivi. Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona ha spiegato:

"Il progetto sperimentale dell’anno scorso è stato un primo passo significativo per studiare il comportamento della cimice asiatica su alcune colture che abbiamo deciso di ampliare poiché l’insetto alieno, favorito dai cambiamenti climatici, rappresenta ormai una vera emergenza per il nostro sistema produttivo. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi praticamente con tutto, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare e risulta resistente anche ai trattamenti fitosanitari. Il via libera alla vespa samurai, un insetto antagonista delle dimensioni di poco più di un millimetro, apre nuove prospettive anche se ci vorrà tempo prima di avere risultati significativi".

Ecco il bollettino comune per comune

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