Emergenza Covid-19

Coldiretti: agriturismi essenziali per la ripresa, serve un’iniezione economica

Un intervento significativo riguarda l’annullamento della Tari, tassa comunale dei rifiuti, in quanto la stagione primaverile è persa definitivamente

Coldiretti: agriturismi essenziali per la ripresa, serve un’iniezione economica
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Sospensione dei tributi comunali, snellimento procedure burocratiche, un protocollo di sicurezza e un piano di promozione per gli agriturismi è quanto Terranostra Coldiretti evidenzia nella lettera indirizzata alla terza commissione consiliare in riferimento all’audizione dell’Assessore regionale al turismo Federico Caner sulla situazione del comparto turistico veneto.

Coldiretti puntualizza sulle numerose perdite

Come più volte denunciato da Coldiretti Verona le perdite registrate nel trimestre segnato dall’emergenza sanitaria ammontano a circa 10 milioni per circa 400 aziende agrituristiche, a livello Veneto i danni ammontano per lo stesso periodo a 30 milioni di euro per oltre 1400 agriturismi, somme destinate ad aumentare con lo stop prolungato per rispettare le ordinanze. Diego Scaramuzza presidente regionale di Terranostra scrive:

"I nostri operatori hanno dimostrato forza di reazione si sono organizzati per la consegna a domicilio e dopo la conferma ufficiale della Regione Veneto anche per il take away direttamente in azienda. Il settore ha bisogno di un’iniezione economica e di misure all’altezza dell’offerta quotidiana in termini di benessere, salute e qualità della vita".

Le parole del presidente di Terranostra sono espressione di molti imprenditori agrituristici che con l’arrivo della bella stagione sperano di poter riaprire i cancelli delle fattorie, i percorsi naturalistici e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina.

Servirebbe l'annullamento della Tari

Un intervento significativo riguarda l’annullamento della Tari, tassa comunale dei rifiuti, in quanto la stagione primaverile è persa definitivamente e le disdette ricevute compromettono il resto dei mesi. Il presidente di Terranostra Veneto sollecita azioni di sburocratizzazione alle procedure regionali, come previsto dal DL “Cura Italia” e, ai fini di promuovere le produzioni, il territorio, anche una campagna promozionale a livello regionale per incoraggiare la ripresa dopo il blocco totale. Diego Scaramuzza ha spiegato:

"Su tutto  urge l’applicazione di un protocollo di sicurezza che tenga conto delle specificità del sistema agrituristico in un’ ottica di tutela della salute e dell’attività d’impresa. Tuttora non c’è garanzia di alcun risarcimento né le misure indicate sono all’altezza della crisi sopportata dalle imprese qualora ulteriori oneri si aggiungessero alla probabile riduzione nella capienza degli ospiti, c’è il rischio concreto che molti imprenditori decidano di non riaprire più".

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