In 100 in cassa integrazione alla Valsider: dall'Ucraina non arrivano i semilavorati
Da Mariupol non arrivano più le materie prime necessarie per proseguire con le normali attività all’interno delle acciaierie.
Mancano i semilavorati che arrivano da Mariupol e l’acciaieria Valsider è costretta a mettere 100 dipendenti in cassa integrazione.
In 100 in cassa integrazione alla Valsider
La guerra in Ucraina sta mettendo sempre di più a dura prova l’economia. Da Mariupol non arrivano più le materie prime necessarie per proseguire con le normali attività all’interno delle acciaierie. A Vallese di Oppeano, l’acciaieria Valsider si è vista così costretta a mettere 100 dipendenti in cassa integrazione per un mese.
Nonostante le misure di controllo sui prezzi del gas che sono state varate dal Governo e che hanno permesso di superare periodo difficile per le acciaierie, ora un altro “fermo” arriva proprio dalla mancanza dei semilavorati che provenivano da Mariupol.
Alla Valsider la produzione si ferma e la direzione sta cercando su altri mercati i semilavorati necessari per riprendere a pieno regime le fasi di lavorazione. Servono però, da parte del Governo, delle politiche industriali che diano delle garanzie al settore perché ora, oltre al problema sui costi energetici, si è aggiunto anche quello sull’approvvigionamento dei minerali e dei semilavorati.