Moda “Made in Verona”, Apindustria Confimi: "Molte aziende rischiano di chiudere"
Fatturati dimezzati e nessuna forma di sostegno da parte del Governo.
Prospettive incerte, fatturati dimezzati per effetto della pandemia e nessuna forma di aiuto prevista dal Governo.
Moda “Made in Verona” in sofferenza
E' un momento complicato per il Made in Verona che opera nel settore del tessile. Per questo le piccole e medie imprese della moda scaligera associate ad Apindustria Confimi Verona si sono rivolte all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Roberto Marcato, chiedendo di intervenire dove lo Stato non è ancora arrivato.
In assenza di risorse che possano far fronte alle perdite, da Venezia le istanze delle PMI veronesi saranno trasferite a Roma, alla Commissione attività produttive. Lorenzo Bossi, direttore di Apindustria Confimi Verona, e il referente associativo di settore, Carlo Barba hanno affermato:
"Nel Veronese, sono 30 le imprese iscritte alla nostra associazione che operano nel tessile, contano 2mila dipendenti per 600 milioni di fatturato. Per queste, nel 2020, è stato registrato un calo di fatturato del 50%. Una grave perdita, se si considera che la moda rappresenta un quarto del Made in Italy, che può avere ripercussioni economiche e sociali sull’intero Paese".
A sostenere la preoccupazione anche Manuel Maraschin, alla direzione di Apindustria Confimi Vicenza, e il consigliere regionale veronese Tomas Piccinini.
Rischio di chiudere
Molte realtà imprenditoriali rischiano di chiudere i battenti, in un settore che presentava criticità ancor prima dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, fa notare il titolare della Denis srl, Dennis Patuzzo, tra i promotori dell’incontro con la Regione: la concorrenza delle catene internazionali di abbigliamento aveva già assottigliato i margini e messo in crisi gli imprenditori.
Durante i mesi di lockdown la situazione è precipitata: molta merce è rimasta invenduta o non saldata; le continue chiusure e riaperture dei negozi, assieme all’impossibilità di spostarsi dalle regioni, hanno fatto il resto; inoltre le banche faticano a concedere credito né sono previsti Ristori da parte dello Stato. Aspetto, quest’ultimo, su cui Apindustria Confimi Verona ritiene fondamentale intervenire con azioni mirate.