Aprire il 18 maggio
Riapertura, Confartigianato Verona: "Imprese e lavoratori nell'attesa di sapere cosa fare e come"
Sareri: "La nostra Associazione è subissata di telefonate ed e-mail da parte degli imprenditori: richieste di certezze che purtroppo non possono essere fornite e che alimentano frustrazioni e rabbia”.

Pubblicato:
Non ci sono ancora delle risposte concrete o delle linee guida per gli impenditori per riuscire ad aprire lunedì.
Numerosi dubbi
Mancano ancora delle linee guida, indicazioni concrete su come sarà la riapertura e se ci sarà concretamente a partire da lunedì 18 maggio 2020. In questi giorni il Governatore Luca Zaia ha ribadito più volte:
"Contiamo di riaprire tutto il 18 maggio. Si riaprirà secondo linee guida. L'importante è che queste regole siano chiare, rigorose, ma poche".
Ed è proprio su quest’ultimo concetto che Roberto Iraci Sareri, Presidente di Confartigianato Imprese Verona, concentra in particolare l’attenzione e afferma:
"Come accaduto in precedenza, quando arrivano decisioni così importanti, ci si dimentica sempre che un conto sono le parole scritte, e al momento non ce ne sono, un conto sono gli obblighi concreti, pratici e reali che tali parole impongono".
Imprese e lavoratori nel pallone
Sareri ha poi proseguito:
"Le Istituzioni continuano con gli annunci, mentre imprese e lavoratori vengono mandati nel pallone dell’incertezza, nell’attesa di sapere cosa fare e come farlo. La nostra Associazione è subissata di telefonate ed e-mail da parte degli imprenditori: richieste di certezze che purtroppo non possono essere fornite e che alimentano frustrazioni e rabbia”.
Non ci sono dettagli sui protocolli di sicurezza
Secondo il presidente di Confartigianato Imprese Verona:
"Anche l’anticipazione di voler riaprire 'tutto' a partire dal 18 maggio è comunque subordinata ai contenuti di un Decreto del governo e di protocolli di sicurezza dei quali non si conoscono ufficialmente i dettagli. Ci rendiamo conto che ci sono imprenditori che lunedì prossimo si sveglieranno nella convinzione di poter tornare a lavorare e di poter rialzare la serranda, mentre potrebbe non essere così o potrebbero farlo a rischio di sanzioni per la non scrupolosa applicazione di regole costose e di difficile attuazione? Abbiamo chiesto fino allo sfinimento che fosse fornito un margine di tempo adeguato per l’applicazione dei protocolli di sicurezza da parte delle imprese, ma visti i risultati non possiamo che rafforzarci nella convinzione che il mondo politico sia genericamente molto lontano dalla vita reale dei cittadini”.
L'associazione rimane a disposizione
Sareri ha concluso:
“Non possiamo che tornare a consigliare agli imprenditori, di tenersi pronti e di basarsi su informazioni ufficiali. La nostra associazione continua ad essere a disposizione per aggiornamenti, sostegno e servizi veri di supporto: seguiteci sui nostri canali di informazione o contattateci”.