Rischio deindustrializzazione e costi energia, Zaia si appella a Draghi: "L'Europa parla e basta"
Il Governatore sulle richieste delle Confindustrie regionali: "Pieno sostegno, ne va del futuro delle nostre imprese".
L'appoggio del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia alle richieste emerse dall’incontro sull’emergenza energetica tra quattro Confindustrie regionali e gli Assessori delle Regioni.
Rischio deindustrializzazione e costi energia
“Condivido in toto l’appello di Confindustria di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto lanciato dal loro incontro con i nostri Assessori all’Economia. Il tema del costo del gas e dell’energia non è assolutamente più rinviabile e va affrontato urgentemente perché, se c’è una priorità per famiglie e imprese, è quella di tagliare i costi divenuti insostenibili, anche a causa di evidenti speculazioni sui mercati. Faccio appello al Premier Draghi, l’unico a poter davvero incidere su questa partita, perché la fiducia nell’Europa resta assai limitata, visto che, ancora oggi, si parla molto ma non si agisce e non arrivano risultati”.
Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, dando il suo “totale appoggio” alle richieste emerse dall’incontro sull’emergenza l’emergenza energetica tra quattro Confindustrie regionali e gli Assessori delle Regioni corrispondenti in cui è stato anche sottolineato che, “in assenza di quelle misure di contenimento dei prezzi richieste da mesi dalle imprese, sta paralizzando il sistema industriale italiano con il forte rischio di deindustrializzare il Paese e mettendo a repentaglio la sicurezza e la tenuta sociale nazionali”.
“Ne va – conclude il Governatore veneto – della vita delle nostre imprese. E anche quelle che dovessero sopravvivere a questo tsunami rischieranno di finire fuori mercato per gli alti costi di produzione rispetto a Paesi in cui questa situazione non si sta verificando. Bisogna decidere e agire immediatamente”.