Unilever Sanguinetto, l'azienda sospende temporaneamente la procedura di licenziamento
Nel frattempo l’azienda si è assunta l’impegno di valutare una possibile riduzione del numero degli esuberi dichiarati.
Il futuro dello stabilimento di Sanguinetto e dei suoi dipendenti è stato al centro del tavolo di crisi convocato a palazzo Grandi Stazioni di Venezia, sede della Regione Veneto, su richiesta delle organizzazioni sindacali. Vi hanno preso parte i rappresentanti dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali di comparto e i vertici nazionali di Unilever Italia.
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Tavolo di crisi
Il tavolo, condotto dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan assistita dall’unità di crisi aziendale coordinata da Mattia Losego, ha approfondito gli aspetti decisionali e le motivazioni che hanno indotto la multinazionale anglo-olandese, proprietaria di centinaia di marchi del settore agroalimentare, ad avviare le procedure di licenziamento collettivo per 77 dipendenti a seguito della decisione di trasferire in Portogallo la produzione del dado tradizionale Knorr.
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Possibile riduzione del numero di esuberi
Dopo ampia e approfondita discussione tra le parti, i vertici aziendali hanno accolto la richiesta dell’assessore Donazzan di sospendere la procedura di licenziamento collettivo sino al prossimo 2 luglio, data in cui tutte le parti si incontreranno nuovamente in sede regionale. Nel frattempo l’azienda si è assunta l’impegno di valutare una possibile riduzione del numero degli esuberi dichiarati, di affinare gli strumenti di politica attiva e di accompagnamento al lavoro per quei lavoratori che potrebbero rimanere al di fuori del perimetro aziendale e di presentare gli ulteriori investimenti per il sito produttivo di Sanguinetto. In contemporanea la Regione, per il tramite dell’unità di crisi, manterrà il raccordo con il Ministero per lo Sviluppo Economico.
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