Emergenza Covid

Bigon (PD): “Stop alle prestazioni non urgenti? Assurdo prendere le decisioni dell'anno scorso”

Il consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità spiega come la situazione è totalmente diversa da un anno fa e che non possono essere prese le stesse decisioni.

Bigon (PD): “Stop alle prestazioni non urgenti? Assurdo prendere le decisioni dell'anno scorso”
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Prestazioni rinviate e stop allo smaltimento delle liste di attesa.

Stop alle prestazioni non urgenti

“È assurdo dopo quasi due anni di pandemia, con contagi e pressione ospedaliera non paragonabili allo scorso inverno grazie alla campagna vaccinale, trovarsi con gli stessi problemi: prestazioni rinviate e stop allo smaltimento delle liste di attesa. In questi mesi cosa è stato fatto per evitarlo?”.

Va all’attacco Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione Sanità, dopo le disposizioni del dg Luciano Flor alle Ulss per rivedere l’offerta di prestazioni, frenando il recupero degli ‘arretrati’ e sospendendo le attività non urgenti.

La lotta al Covid resta la priorità assoluta, vaccinazioni e attività di tracciamento vanno potenziate per frenare questa nuova ondata - chiarisce l’esponente dem - Però non si può abbassare la guardia su tutto il resto, perché manca il personale. La situazione è totalmente diversa da un anno fa, non possono essere prese le stesse decisioni. Sapevamo che la coperta era corta, perché non si è intervenuti con i dovuto tempismo? Dobbiamo difendere la sanità pubblica e universale: fare prevenzione e curarsi non può diventare un privilegio di chi ha i soldi per rivolgersi al privato. Come abbiamo sottolineato più volte, durante la pandemia solo il Molise e la Valle d’Aosta hanno assunto meno medici di noi: hanno tutti rifiutato? Possibile che il Veneto sia una delle Regioni meno attraenti d’Italia?”.

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