Cortile di Giulietta, code e assembramenti. Traguardi: “Affollamenti pericolosi in epoca di pandemia”
Gli affollamenti rischiano di danneggiare gravemente gli esercizi commerciali, già provati dalla contingenza.
Le vacanze di Natale hanno portato a Verona numerosi turisti che si sono diretti, nel corso della giornata, a visitare la casa di Giulietta.
Cortile di Giulietta, code e assembramenti
Code e assembramenti in Via Cappello per raggiungere la casa di Giulietta. A puntare il dito sulla situazione sono Tommaso Ferrari, consigliere comunale e Pietro Trincanato, presidente del movimento civico "Traguardi". Entrambi spieano:
"Negli anni abbiamo assistito a una lunga serie di annunci sul presunto riordino definitivo del cortile e della casa di Giulietta, annunci che, uno dopo l'altro, si sono inevitabilmente risolti in una bolla di sapone. E proprio la giunta attuale aveva indicato fra i suoi obbiettivi di mandato la soluzione del problema. L'ultimo annuncio, che risale a pochissime settimane fa, riguardava l'obbligo di prenotare per accedere al cortile, una soluzione che secondo il Sindaco avrebbe dovuto scongiurare gli affollamenti del periodo natalizio davanti a uno dei siti turistici più visitati al mondo; affollamenti che, oltre a essere pericolosi in epoca di pandemia (ma pure in tempi normali), rischiano di danneggiare gravemente gli esercizi commerciali, già provati dalla contingenza".
Hanno poi puntualizzato:
"Le immagini di domenica 2 gennaio 2022, si commentano da sole: code e assembramenti lungo via Cappello, mentre i numeri giornalieri dei contagi continuano a salire. Cosa intende fare Sboarina, che aveva giurato di risolvere la situazione durante il suo mandato? Non solo l'immobilismo della sua Giunta non ha portato a soluzioni significative e alla riqualificazione di un luogo simbolo della città, che ha bisogno di un progetto culturale di qualità e non si restare sotto l’assedio di una folla ingestibile, ma addirittura l’assenza di capacità progettuale dell’amministrazione ha peggiorato ulteriormente la situazione, e alla ripresa post-covid Verona si è ritrovata con la stessa calca e, ancora, senza una strategia per governare il 'fenomeno Giulietta' conciliando sicurezza, offerta culturale di qualità e attrattività turistica".