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Covid, Zaia: “Il Veneto rimane in zona gialla, preoccupano le varianti” | +708 positivi | Dati 11 febbraio 2021

L’appello è quello di non abbassare la guardia.

Covid, Zaia: “Il Veneto rimane in zona gialla, preoccupano le varianti” | +708 positivi | Dati 11 febbraio 2021
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Mancano poche ore alla classificazione in zone ma il Governatore Zaia conferma che il Veneto rimarrà giallo.

Il bollettino

I tamponi molecolari sono 3.861.592, i test rapidi sono 2.836.531 mentre i tamponi nelle ultime 24 ore sono 31.277 che hanno reso noti 708 nuovi positivi con un’incidenza del 2,26%. I positivi oggi sono 25.618, i ricoverati totali sono 1.708, divisi in 158 (-29) in area non critica e 170 in terapia intensiva. I deceduti sono 9.426 (+31), i dimessi sono 15.099. Riguardo i dati e la situazione attuale della pandemia, il presidente della Regione del Veneto ha affermato:

“Siamo nelle ore della classificazione, stiamo parlando del periodo di riferimento della prima settimana di febbraio per quanto riguarda i parametri, abbiamo un Rt 0,72 come valore. In linea con quello accaduto, abbiamo una buona incidenza sotto i 100, i famosi positivi su 100mila abitanti per settimana siamo a un valore di 96 circa. Sono dati assolutamente che ci confermeranno la zona gialla, prudentemente è giusto avere un minimo di cautela visto considerato che stiamo parlando della classificazione che verrà data dall’istituto superiore della sanità ma verosimilmente non ci saranno sconvolgimenti con altri colori di zone”.

Si apriranno i confini Regionali?

Sulla questione dell’apertura dei confini Regionali, Zaia ha affermato:

“Il tema è che ormai la movimentazione mi sembra chiaro che sia sotto gli occhi di tutti, il movimento c’è. Non si può dire che le strade sono vuote, erano piene anche con la zona arancione. Tutta l’attività umana è stata preservata, credo che tra zone gialle non ci sia problema nell’aprire i confini, aspettiamo il parere degli esperti. La mia posizione? Tra aree dello stesso colore giallo è scontato che si possa andare verso un’apertura di confine. Devono essere i tecnici a dirci questo però”.

Preoccupano le varianti del Covid

Il Governatore ha palesato la preoccupazione sulle varianti del Covid:

“C’è preoccupazione per la situazione pandemica, basta pensare a quello chee sta succedendo in Centro Italia. La partita della variante non è irrilevante, la preoccupazione c’è. Domani vedremo le sequenziazioni dei 182 campioni per dare un valore di quanto pesino in percentuale le varianti, per esempio quella inglese sul totale dei campioni. L’istituto superiore della sanità ci chiede la sequenziazione”.

Non abbassare la guardia

Luca Zaia ha ribadito il suo appello ai cittadini:

L’appello è quello di non abbassare la guardia, di rispettare le regole. Ricordo che qualche ricovero lo facciamo sempre, ci sono più dimissioni delle prese in carico ma le prese in carico ne abbiamo, ci sono le nuove infezioni”.

Attesa per l’attività sciistica

Il Governatore ha parlato poi dell’attività sciistica:

Stiamo preparando l’ordinanza per l’attività sciistica, fermo restando che dobbiamo avere la conferma se apriranno o no. Serve il provvedimento governativo, o si va a proseguire con la chiusura o d’ufficio si va all’apertura, ricordo che bisogna essere in area gialla per aprire. Nello specifico la nostra ordinanza servirà per dare ordine e indirizzi con le linee guida, per esempio come andare in rifugio, quando portare mascherina ecc. Abbiamo il Dpcm che scade al 15 ma immagino che si troverà una soluzione”.

Scuola prolungata per tutto giugno?

Sulla questione della scuola, Zaia ha ribadito:

“Se è vero che i ragazzi hanno studiato in Dad, mi metto nei panni di un ragazzo che per tutto il mese di dicembre segue la Dad, dove tutte le mattine si è ritrovato a dover guardare schermo e poi gli dicono che il mese di dicembre non vale come mese di studio e deve farsi tutto giugno come recupero. Non lo trovo giusto, però non sono programmi che decidiamo noi, se passa il principio che la Dad di dicembre non è servita non ha senso. Alcuni studenti mi dicono che lavorano molto di più con la Dad, ma arrivare a dire che si deve recuperare dicembre non va bene”.

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