Elezioni regionali Veneto, Salvini a Verona: "A breve un incontro per parlare del candidato del centrodestra"
Il segretario della Lega si è espresso a margine del primo giorno dell'Automotive Dealer Day. Nel centrodestra, però, ogni partito ha intenzione di far valere un suo nome

Sciolte definitivamente le questioni sul terzo mandato e sul periodo di voto, anche in Veneto si andrà alle urne il prossimo autunno, per i diversi partiti e coalizioni è tempo di mettersi al lavoro per trovare i candidati che correranno alle elezioni regionali. Nel centrodestra tengono sempre banco le discussioni su quale formazione politica sia "predominante" per avanzare un nome.
La Lega ritiene di proporre un suo candidato, considerata la lunga storia di buon governo portata avanti per moltissimi anni con Luca Zaia, Fratelli d'Italia, invece, si fa forza del fatto di essere il primo partito in regione dopo il voto delle Europee dello scorso anno, mentre anche Forza Italia non vuole avere un ruolo da comprimario, sottolineando il fatto che Flavio Tosi sia un elemento di spicco per amministrare il Veneto. A sei mesi dal voto, la situazione sembra ancora in divenire.
Elezioni regionali Veneto, Salvini sul candidato: "Avremo modo di parlare"
"Gli incontri che avremo a breve sono sui temi economici, quindi sulle regionali avremo modo di parlare".
Alla Fiera di Verona dell'Automotive Dealer Day, il vice Premier e segretario della Lega Matteo Salvini non fissa date, ma a breve, dice, arriverà il tavolo a Roma tra i leader del centrodestra per sbloccare la partita delle prossime elezioni regionali.
Escluso un altro mandato per Luca Zaia, fissata la finestra del voto per l'autunno, è il momento di trovare il nome. E qui ciascuno dei tre partiti di maggioranza rivendica la scelta del proprio. A cominciare da Fratelli d'Italia, primo partito in Veneto dopo il voto delle Europee del 2024.
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Ma anche Forza Italia non molla e, sempre da Verona (dove ha presieduto il quarto evento preparatorio in vista della Conferenza sulla Ricostruzione dell'Ucraina del 10 e 11 luglio a Roma), l'ha ribadito il segretario Antonio Tajani.
"Siamo pronti ad offrire ai nostri alleati una candidatura eccellente, che è quella dell'amico Tosi. Noi non vogliamo imporre nulla a nessuno, ma non vogliamo farci imporre nulla da nessuno. Saremo attorno a un tavolo e vedremo insieme quale sarà il candidato migliore. Noi facciamo un'offerta alla coalizione, per vincere, ma anche per governare bene".

Nemmeno la Lega fa un passo indietro, il Veneto deve andare a un loro candidato.
"Rispetto le richieste degli altri, però ovviamente il Veneto è il Veneto - ha aggiunto il segretario Matteo Salvini -. Quindi più che i nomi, noi ne abbiamo tanti da fare, sono i progetti che ci interessano, perché il Veneto continui a rimanere un'eccellenza. Poi il Veneto voterà insieme a Marche, Campania, Puglia e Toscana. Quindi penso che tutti i partiti della coalizione potranno esprimere le loro potenzialità".
Zaia: "Con Meloni ottimo rapporto, parlerò quando sarà qui in Veneto"
Nella giornata di martedì 13 maggio 2025, inoltre, anche il Presidente del Veneto, Luca Zaia, ha parlato a margine del punto stampa tenuto a Palazzo Balbi, in cui ha presentato sia il Festival delle Regioni e delle Province autonome che si terrà a Venezia, sia i grandi eventi “Una Collina di Libri” e “Sport Business Forum”.

Incalzato dai giornalisti sulla questione delle elezioni regionali, in primo luogo il governatore ha chiarito il suo rapporto con la Premier Giorgia Meloni:
"Io con la Presidente Meloni ci parlo spesso e ho un ottimo rapporto. Siamo stati per altro colleghi e ministri assieme. Parleremo anche con la Presidente Meloni, ma le occasioni saranno molteplici, non servirà attenderla solo qui in Veneto".
La curiosità, poi, si è riversata verso il nome di un candidato da proporre per la coalizione di centrodestra. In particolare al Presidente di Regione è stato chiesto se, per un suo eventuale ruolo da Ministro nel Governo, non avrebbe problemi a passare l'amministrazione del Veneto a Fratelli d'Italia:
"Non metterei insieme le due cose. Io non sono ricandidabile e quindi non c'è bisogno di fare uno scambio di favori. Da un lato c'è la scelta del Presidente della Regione che compete alle segreterie ed è legittimo che la mia segreteria, cioè la Lega, chieda un suo rappresentante. Non è una lesa maestà. Dall'altro c'è quello che offro io in futuro, che non c'entra niente con questo
Io sui candidati non faccio assolutamente nomi. Non mi sembra rispettoso nei confronti delle persone che potrei citare e nei confronti di chi deve lavorare per trovare una soluzione".
Sul suo futuro, quindi, cosa succederà?
"Vedo che tanti se ne stanno occupando. Io non ho ancora deciso. Non ho ancora capito se mi vogliono bene o se sono preoccupati. Lo capirò strada facendo. Io comunque non andrò avanti a scartamento ridotto. Lavorerò fino all'ultimo giorno, la mia squadra è operativa sul fronte delle iniziative e degli eventi che ci saranno in regione da qui fino a fine mandato".