Fumetto Sergio Ramelli nelle scuole di Verona interrogazione del Pd al ministro dell'Istruzione
"Non discutiamo il tragico fatto, quanto il disegno politico che c'è dietro".
Fumetto Sergio Ramelli nelle scuole di Verona interrogazione del Pd al ministro dell'Istruzione. "Non discutiamo il tragico fatto, quanto il disegno politico che c'è dietro".
Fumetto Sergio Ramelli nelle scuole di Verona interrogazione del Pd al ministro dell'Istruzione
"Ho chiesto al Ministro Bussetti, e con me molti altri colleghi del Partito Democratico, di bloccare la distribuzione del libro/fumetto sulla tragica vicenda di Sergio Ramelli che il Comune di Verona intende distribuire nelle scuole superiori. Per quanto ci riguarda, non è in discussione la gravità dell’atto mortale compiuto e men che meno un giudizio a posteriori su quel tragico fatto. Ma è chiaro il disegno politico". A dirlo è il senatore del Partito Democratico Vincenzo D'Arienzo commentando il prossimo acquisto e divulgazione nelle scuole, da parte del Comune, del fumetto dedicato a Ramelli, militante neofascista del Fronte della Gioventù Sergio Ramelli aggredito il 13 marzo 1975 da un gruppo di militanti contigui ad Avanguardia operaia e morto più di un mese e mezzo dopo, il 27 aprile, per via dei traumi riportati.
"C'è un disegno politico nazionale"
"Il libro e l’iniziativa sono stati sponsorizzate con evidenza con una conferenza stampa dalla destra cittadina e da soggetti che recentemente hanno co-organizzato il convegno mondiale delle famiglie, nota manifestazione di raccolta delle espressioni omofobe. Inoltre, l’iniziativa è stata salutata entusiasticamente dai quotidiani rientranti nell’area politica della destra e dell’estrema destra italiana. Alla luce degli evidenti segnali politici rilevati, riteniamo presente un disegno nazionale politico e culturale volto ad inquinare la coscienza civile italiana orientandone i convincimenti e la conoscenza attraverso la valorizzazione di personaggi e fatti che, seppure collocati dalla parte sbagliata della storia, ancorché vittime di violenza, vengono utilizzati come icone per rendere il pensiero fascista meno brutale di quello che in realtà è stato ed è" continua la nota di D'Arienzo.
"Perché il Comune regala dei libri politici alle scuole?"
Sergio Ramelli, secondo il senatore dem, non verrebbe ricordato quale vittima della violenza politica di quegli anni, sulla quale la riflessione è sempre aperta, bensì per "inoculare il virus della bontà di quelle idee totalitarie e sanguinarie che il fascismo portava con sé. Peraltro, non si comprende in virtù di quale specifico potere statutario, un Comune possa donare libri – ed in particolare, quelli aventi chiara ed evidente connotazione politica – alle scuole del nostro Paese - e conclude - Non si comprende neppure perché il Comune di Verona intenda ricordare un evento accaduto ad un cittadino residente nella città di Milano, se non per il fatto che l’attuale maggioranza è composta da diversi soggetti politici dalla destra italiana, di provenienza Alleanza Nazionale e Movimento Sociale Italiano, altro segnale chiaramente politico che connota l’operazione culturale in atto. Per contrastare questo pericolo, ho chiesto con numerosi colleghi al Ministro Bussetti di intervenire per impedire che la politica ed il disegno della destra italiana raggiunga il proprio obiettivo, per certi versi eversivo, stante le idee che intende iniettare nei luoghi di formazione degli italiani e di avviare ogni iniziativa per impedire che fatti simili possano accadere in altre località del Paese".