A Washington

Insediamento Trump, Borchia va al posto di Salvini: "Verona e il Veneto in pole position nei rapporti con gli USA"

Per l'europarlamentare e capodelegazione Lega dell’ufficio di presidenza dei Patrioti si tratta di un'occasione per dare priorità al partito e al territorio per interloquire fin da subito con la nuova amministrazione americana

Insediamento Trump, Borchia va al posto di Salvini: "Verona e il Veneto in pole position nei rapporti con gli USA"
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Lunedì 20 gennaio 2025 è il giorno dell'insediamento di Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti d'America. Un ritorno per il Tycoon repubblicano, dopo il primo mandato nel 2016. Il giuramento quando negli USA sarà mezzogiorno, le 18 del pomeriggio invece in Italia.

A Washington presenzierà Giorgia Meloni, che insieme a Victor Orban (Primo Ministro dell'Ungheria) sono gli unici Premier del Vecchio Continente invitati all'insediamento. Ma all'inaugurazione della seconda presidenza Trump parteciperà anche un rappresentante della politica veronese: stiamo parlando di Paolo Borchia, capodelegazione della Lega al Parlamento europeo e membro dell’ufficio di presidenza dei Patrioti.

Borchia (Lega) presente all'insediamento di Trump

L'europarlamentare della Lega, originario di Negrar di Valpolicella, ha fatto sapere tramite i suoi canali social di essere atterrato a Washington come rappresentante per il Carroccio alla cerimonia di insediamento di Donald Trump come nuovo presidente degli Usa. La sua partecipazione, insieme agli altri esponenti del gruppo dei Patrioti, sarà nelle veci del leader del partito, Matteo Salvini, rimasto in Italia alla luce di quanto sta emergendo sul fronte ferrovie dopo l'esposto del gruppo RFI.

“Non solo per la cerimonia, ma per avere Verona e il Veneto in pole position sui temi chiave per le relazioni transatlantiche per i prossimi quattro anni - ha dichiarato Paolo Borchia -. Al di là dell’aspetto cerimoniale, la priorità è che sia il partito che il territorio abbiano la possibilità di interloquire fin da subito con la nuova amministrazione americana, creando presupposti di concretezza per i prossimi quattro anni; dal ruolo degli Stati Uniti sui conflitti in Ucraina e Medio Oriente fino ai dossier su commercio, energia e cyber-sicurezza, le ripercussioni sul territorio sono molteplici.

Era importantissimo non mancare. Ringrazio Matteo Salvini, che ha preferito restare in Italia per impegni di governo e mi ha dato fiducia onorandomi di rappresentare la Lega. Dopo l’America, è tempo di rendere di nuovo grande anche l’Europa”.

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