Ospedale di Villafranca il sindaco risponde al Pd: "Critiche irricevibili"
"Soffrono della sindrome del gufo, sperano che vada tutto male".
Ospedale di Villafranca il sindaco risponde al Pd: "Critiche irricevibili". "Soffrono della sindrome del gufo, sperano che vada tutto male".
Ospedale di Villafranca il sindaco risponde al Pd: "Critiche irricevibili"
Il sindaco di Villafranca, Roberto Dall’Oca, risponde all'attacco della minoranza del Consiglio comunale riconducibile al Partito Democratico che aveva attaccato l'amministrazione sul "declassamento" dell'ospedale Magalini.
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"Parlano ancora di sinistra e destra"
“Prendo atto che - risponde il sindaco - su un problema sentito da tutti i cittadini e che riguarda tutti, c’è ancora chi perde tempo a parlare di destra e di sinistra. Prendo atto anche che una parte della minoranza è interessata a capire il perché, mentre a noi interessa solo risolvere il problema. Ho chiesto una riunione con tutto il Consiglio perché volevo un documento da presentare in Regione condiviso da tutti. Alla fine della discussione la proposta arrivata dalla minoranza è stata: non firmiamo nessun documento, diamo mandato al sindaco per un breve periodo poi, se non avremo risposte, saremo liberi di agire come crediamo, anche a mezzo stampa. Forte del mandato ricevuto, il giorno seguente abbiamo preparato un documento dove vengono specificate le nostre ragioni a nome di consiglieri e assessori tutti, indistintamente, quindi anche di minoranza. Non ci interessava l’atto di colore politico perché, come già detto, siamo convinti che l’ospedale e la salute dei cittadini siano nell’interesse di tutti".
Il documento
"Il documento - continua il primo cittadino - è stato spedito a tutti gli organi decisionali con l’obiettivo di far riconoscere l’ospedale Magalini di Villafranca come una struttura spoke e non ospedale di base, al pari di Legnago e San Bonifacio. Quindi, abbiamo convocato i nostri rappresentanti politici in Regione per coinvolgerli ed informarli, visto che li abbiamo eletti, e per avere il loro supporto al nostro obiettivo. Vorrei ricordare a qualche sbadato, che qualche giorno prima, il consigliere regionale Orietta Salemi era venuta a Villafranca in seduta pubblica per trattare il tema ospedale. Nessuno dell’amministrazione è stato ufficialmente invitato e nessuno, per questo, si è messo ad urlare “al lupo al lupo”. Sono irricevibili, quindi, le critiche mosse da questa parte della minoranza perchè da parte nostra c’è stata richiesta di incontro e coinvolgimento. La cosa assurda è stato vedere poi che le richieste sono il copia incolla delle nostre. Allora tanto valeva farle insieme. Se esiste qualcuno di inaffidabile è proprio chi prima ti dà mandato per risolvere il problema e dopo due giorni, per la paura di rimanere senza argomenti, corre ai ripari".
"Sono dei gufi"
"Qualcuno di inaffidabile lo cercherei tra chi, vittima della sindrome del gufo, non vede l’ora che l’ospedale non decolli per raggranellare briciole di consenso elettorale. No alle strumentalizzazioni politiche sulla pelle dei cittadini. Abbiamo sempre detto che, su questi temi, interessa l’obiettivo comune, non l’appartenenza politica. Ne è stata esempio il Sindaco di Sommacampagna, del Pd, Graziella Manzato, presidente della conferenza dei sindaci, che molto si è spesa per Villafranca e che ora è a fine mandato, che ringrazio a nome di tutti per l’impegno profuso in tutti questi anni".
Il sindaco difende la "filiera" politica
"Se l’ospedale oggi è a Villafranca il merito è anche suo, ma anche di quella filiera politica tanto avversa alla minoranza che ha permesso di ricostruire il Magalini, impegnando 40 milioni e costruendo una struttura di eccellenza, e di riaprirlo nella sua totalità già dal dopo inaugurazione con 18 apicalità. Anche su questo la minoranza era scettica. Noi, visti i risultati finora ottenuti, questa filiera c’è la teniamo ben stretta" conclude il primo cittadino.