Pista Ciclopedonale Saval-San Zeno, Sboarina: “Nessuna pianta abbattuta, ne saranno piantate 40 nuove”
Andranno ad aumentare il verde in punti del percorso più carenti e in alcune aree che ben si prestano ad accogliere nuove piante.
Nessuna pianta sarà sacrificata per realizzare la nuova pista ciclopedonale di 4 km tra i quartieri Saval e San Zeno. Al contrario, nel progetto sono inserite nuove piantumazioni per 40 alberi, che andranno ad aumentare il verde in punti del percorso più carenti e in alcune aree che ben si prestano ad accogliere nuove piante.
Pista Ciclopedonale Saval-San Zeno
Si tratta di una precisazione doverosa, alla luce di alcune notizie false e di un presunto allarme circolato in questi giorni, che riportavano l'imminente taglio dei pini marittimi presenti in via Emo.
Via Emo è infatti una delle strade interessate dal cantiere per la realizzazione del nuovo tratto dedicato alla mobilità sostenibile che, partendo dal Saval, si diramerà tra le via Faliero, via Emo, via Da Mosto, viale Colombo, via Da Vico, via Pontida e, giungendo a San Zeno, piazza Bacanal e via Vittime Civili di Guerra. Un percorso che collegherà la terza Circoscrizione al quartiere di San Zeno e quindi al centro cittadini, ma che diventerà via di collegamento anche verso l’ospedale e il quartiere di Borgo Trento, passando da viale Colombo e ponte Catena; la stazione, passando da viale Colombo, circonvallazione interna e da porta Palio, allacciandosi ai collegamenti ciclopedonali che da lì diramano. Un grande rete interconnessa per una viabilità più sostenibile e differenziata.
Importante progetto
Un progetto articolato, la cui complessità aumenta in virtù del fatto che la nuova pista sarà posta all’interno del centro abitato e parallela a strade esistenti, con eventuali interferenze e criticità al tracciato che possono emergere a cantiere avviato. Come ad esempio la presenza di due alberi all'ingresso del centro commerciale di via Faliero, dove è segnato il tracciato del nuovo tratto ciclopedonale. Tuttavia la scelta dell'Amministrazione è chiara e va non solo nella direzione di tutelare e preservare tutto il patrimonio naturale esistente, ma anche di valorizzarlo e, laddove possibile, incrementarlo con nuove piantumazioni.
Come confermato dal sindaco Federico Sboarina durante il punto stampa in streaming, a cui ha partecipato anche l'assessore alla Viabilità e traffico Luca Zanotto. Il primo cittadino ha affermato:
"Basta strumentalizzazioni a scopo di propaganda politica. Non servono a niente, se non a far perdere tempo e allarmare inutilmente i cittadini. Mettere in giro notizie false come quella sull'abbattimento degli alberi di tutta via Emo è intollerabile. Ma veramente qualcuno può credere che si abbattano decine di alberi, a nemmeno una settimana dall'approvazione del primo regolamento comunale del verde? E' evidente che l'ipotesi non sta in piedi. I cittadini possono quindi stare tranquilli, nessun pino marittimo su via Emo sarà abbattuto per far posto al pista ciclabile. Anzi, ne verranno piantati 40 di nuovi e sarà anche l'occasione per verificare se ce ne sono di ammalorati che possono diventare un pericolo per l'incolumità dei cittadini. Solo in quel caso prenderemo in considerazione l'eventualità di intervenire, seguendo le nuove regole approvate nel regolamento, che è lo strumento a tutela e per l’incremento del patrimonio arboreo sia pubblico che privato e che, per la prima volta, fornisce precise indicazioni su tecniche e procedure da utilizzare per curare piante e arbusti in città. Il progetto della pista ciclopedonale che sta partendo dal Saval è un'opera davvero strategica per il nostro territorio, riconosciuta anche dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha deciso di sostenerne i costi insieme al Comune".
Zanotto ha concluso:
"Gli allarmismi e le fake news fanno solo danni, per ogni dubbio o chiarimento bastava chiedere. Come in ogni progetto, e in particolare in quelli più articolati, è normale riscontrare eventuali interferenze quando si comincia con il cantiere, un conto è il tracciato teorico sulla carta, diverso è la realizzazione pratica che risponde alle scelte politiche dell'amministrazione. Che, per vie Emo come per tutte le altre strade del cantiere, è quella di non toccare nessuna delle piante esistenti. Prima di parlare inutilmente è sempre meglio documentarsi. Stiamo parlando di un nuovo tratto di pista ciclopedonale che andrà a migliorare significativamente la vivibilità tra i quartieri e la loro percorrenza in assoluta sicurezza, sia in bici che a piedi. Un progetto molto articolato, proprio perché riguarda un ambito molto abitato e una serie di collegamenti interquartierali di assoluta rilevanza. Nessun dettaglio è stato trascurato, tanto meno quello riguardante la quota di verde presente sul tracciato, che verrà tutta mantenuta e preservata. Anzi, questo progetto prevede che gli spazi a verde presenti lungo il percorso siano il più possibile riqualificati, con nuove piantumazioni e, dove necessario alla realizzazione dei lavori, con la ricollocazione delle piante interferenti con il tracciato. L’area presente nella parte terminate di via Da Mosto, attualmente abbandonata, sarà recuperata e destinata a giardino, per permettere il collegamento del nuovo percorso con la pista esistente del Canale Camuzzoni".