Rimborsi ai truffati dalle banche la situazione si complica

Prosegue il braccio di ferro tra il ministro Tria e i due vicepremier Salvini e Di Maio, ora il problema è "parare le spalle" ai funzionari del Mef.

Rimborsi ai truffati dalle banche la situazione si complica
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Rimborsi ai truffati dalle banche la situazione si complica. Prosegue il braccio di ferro tra il ministro Tria e i due vicepremier Salvini e Di Maio, ora il problema è "parare le spalle" ai funzionari del Mef.

Rimborsi ai truffati dalle banche la situazione si complica

Sono momenti di palpitante attesa tra i risparmiatori delle banche venete truffati che, ancora una volta, sono costretti a vivere momenti di altalenante stato d’animo. Come racconta oggi Trevisosettegiorni, quel che ieri era dato per certo, cioè l’inserimento del Fondo d’indennizzo ai risparmiatori (Fir) nel decreto legge “Crescita” b(evitando così l’attesa della firma dei decreti attuativi alla legge di bilancio), oggi viene nuovamente messo in dubbio, a poche ore dall’approvazione del Dl da parte del Consiglio dei ministri.

Perplessità sulla salva-funzionari

Ora, sembrerebbe che il ministro Giovanni Tria non sia sicuro delle norme salva-funzionari contenute in esso, cioè della salvaguardia da responsabilità per i funzionari dello Stato (del Mef, il Ministero di Economia e Finanza) dall’eventuale accusa di danno erariale nel caso la norma contenga elementi che la magistratura contabile (la Corte dei Conti) possa considerare “aiuti di Stato”. Le nuove perplessità, in Tria, sembrerebbero collegarsi a una recente sentenza della Corte di Cassazione che ordinerebbe le amministrazioni pubbliche a non applicare qualsiasi normativa che vada in contrasto con le norme comunitarie.

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