Traguardi: "Trasloco dei magazzini della Biblioteca Civica, libri imballati senza supervisione"
Concluse le fasi di picco emergenziale il servizio non è mai tornato alla normalità.

Tommaso Ferrari, consigliere comunale e Beatrice Verzè, vicepresidente di Traguardi, puntano l'attenzione sulla biblioteca di Verona che rimane ancora chiusa.
Trasloco dei magazzini della Biblioteca Civica
Non è ancora chiara la situazione che gravita attorno alla Biblioteca Civica di Verona e Tommaso Ferrari, consigliere comunale e Beatrice Verzè, vicepresidente di Traguardi hano affermato:
"Mentre tutta Italia è diventata zona bianca, nella Biblioteca Civica di Verona permane il colore rosso, tra accessi limitatissimi, posti contingentati e il trasloco dei magazzini comunicato poco e male sia ai dipendenti che all'intera cittadinanza. Ora, dopo le elusive risposte di assessore e dirigente alle domande delle opposizioni in Commissione Cultura, trapelano anche notizie di libri che vengono imballati da due operatori della ditta incaricata senza che sia stata disposta quella supervisione indispensabile quando, come in questo caso, si maneggiano volumi antichi, rari e preziosi".
Troppe domande
Ferrari e Verzè proseguono:
"Da un anno ci si chiede: che succede in biblioteca? Durante il lockdown e le chiusure forzate gli addetti si sono fatti in quattro per garantire il prestito, ma concluse le fasi di picco emergenziale il servizio non è mai tornato alla normalità e sulle modalità del trasferimento delle collezioni, sulla durata dei lavori e sui tempi di ripristino del servizio si sa ancora troppo poco, se non che, nonostante gli appelli, i libri asportati non saranno consultabili per tutto il periodo dell'intervento, poiché non è stato previsto un servizio di prestito o consultazione su prenotazione. Né ancora si conoscono nel dettaglio i nuclei librari movimentati, né le modalità di fruizione della biblioteca durante i lavori di adeguamento, mentre la cittadinanza, memore anche di episodi spiacevoli del recente passato, come il tragico incendio dei depositi della Società Letteraria in ZAI nel dicembre 2004 o i furti avvenuti in altre biblioteche del Paese (eclatante il caso dei Girolamini a Napoli), dovrebbe essere messa a conoscenza dei lavori con una vera e propria operazione trasparenza".
Ferrari e Verzè hanno concluso:
"Altra nebbia, infine, gravita sul destino della Civica dopo la fine dell'intervento: ci sarà spazio per tutte le collezioni o la messa a norma comporterà anche una riduzione della capacità dei depositi? Saranno necessari ulteriori adeguamenti strutturali per ricollocare i volumi? E per quella parte delle collezioni che sarà asportata e non è ancora interamente registrata nel catalogo digitale, non era possibile cogliere quest'occasione per una schedatura integrale, anche nell'ottica della tutela delle collezioni? Troppe domande, pochissime risposte".