Vinitaly stretta di mano tra Sboarina e Di Maio dopo le parole sul Congresso delle famiglie

Poi il vicepremier ha visitato lo stand del Veneto e rassicurato sull'autonomia.

Vinitaly stretta di mano tra Sboarina e Di Maio dopo le parole sul Congresso delle famiglie
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Vinitaly stretta di mano tra Sboarina e Di Maio dopo le parole sul Congresso delle famiglie. Poi il vicepremier ha visitato lo stand del Veneto e rassicurato sull'autonomia.

Vinitaly stretta di mano tra Sboarina e Di Maio dopo le parole sul Congresso delle famiglie

Una stretta di mano, davanti a fotografi e telecamere. Questa mattina, il sindaco Federico Sboarina ha incontrato il vicepremier Luigi Di Maio, a Vinitaly, dopo lo scontro sulla parole del capo politico del M5S sul Congresso mondiale delle famiglie di Verona. Presente anche il presidente di Veronafiere Maurizio Danese. “Ho ribadito al vicepremier che nelle mie dichiarazioni non c’era niente di personale – ha detto Sboarina -, ma che da sindaco non posso accettare che venga offesa la città. A Di Maio ho semplicemente dato il ‘benvenuto nella città più accogliente del mondo’. E il vicepremier mi ha risposto che ‘lo sa’. La mia posizione dei giorni scorsi è stata unicamente a difesa di tutti i veronesi, che non meritano appellativi di quel tipo. Lo rifarei con chiunque. Niente di politico e niente dietrologie, solo l’urgenza di mettere in chiaro le cose”.

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L'incontro con Zaia

La delegazione ha proseguito il giro dei padiglioni, fino allo stand del Veneto dove c’è stato il brindisi tra il sindaco Sboarina, il vicepremier Di Maio e il presidente della Regione Luca Zaia, con le bollicine solidali a favore delle Dolomiti, colpite dal disastro dovuto al maltempo dello scorso anno. Il Governatore ha donato a Di Maio la bandiera del Veneto, affrontando con lui il tema dell’autonomia, non prima di averlo ringraziato, come ieri nel caso del Premier Conte e del Vicepremier Salvini, per la vicinanza concreta e l’impegno profuso dal Governo in occasione della devastante tempesta “Vaia”, che ha colpito il Veneto in autunno. “A Di Maio – riferisce il Presidente della Regione – ho ricordato che la richiesta di autonomia non è un semplice fatto identitario, ma qualcosa di ancora più profondo, qualcosa che ha portato a votare 2 milioni 328 mila veneti, che credo meriti una risposta, anche perché, per noi, è la madre di tutte le battaglie. Così come ieri il Presidente del Consiglio, anche Di Maio ha detto che i veneti avranno la loro autonomia, e di questo impegno l’ho ringraziato. Del Vicepremier – prosegue il Governatore – mi è molto piaciuto il riferimento alla necessità di rispettare la volontà popolare espressa con il referendum. Una frase di cui gli sono grato, un impegno che mettiamo in cornice”.

"Epicentro del business"

Riferendosi al Vinitaly e alla produzione vitivinicola, il Presidente del Veneto ha evidenziato al Ministro delle Attività Produttive che “qui si trova nell’epicentro di uno dei più grandi business mondiali, legato anche al concetto di ecosostenibilità e delle massime garanzie di qualità per il consumatore. Questo stand – ha concluso – rappresenta il Veneto dei record: prima regione d’Italia con 16,5 milioni di quintali di uva prodotta e 13,5 milioni di ettolitri, con 1 miliardo e 600 milioni di export, con 53 denominazioni presenti, con imprenditori di successo già proiettati al futuro, che si chiama sostenibilità, certificazione ambientale del prodotto, del vigneto e dell’intero processo”.

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