Via diplomatica

Zelensky parla al Parlamento ma Comencini diserta l’aula: “Attacco russo? Extrema ratio”

Vito Comenini ha partecipato alla conferenza sul tema '"Russia Ucraina - le cause di un conflitto" dove ha esposto il suo punto di vista.

Zelensky parla al Parlamento ma Comencini diserta l’aula: “Attacco russo? Extrema ratio”
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Durante il discorso di Zelensky, Vito Comencini non era presente in aula. Ha però partecipato alla conferenza sul tema '"Russia Ucraina - le cause di un conflitto".

Zelensky parla al Parlamento ma Comencini diserta l’aula

Si è tenuta sabato 19 marzo 2022 a Verona una conferenza pubblica sul tema '"Russia Ucraina - le cause di un conflitto", promossa dall’Associazione Veneto Russia, associazione Russkijdom Verona, Ufficio di Rappresentanza Repubblica Popolare di Donetsk a Verona e dal Comitato Veneto Indipendente.

La conferenza era finalizzata a dare un quadro informativo sulle cause del conflitto in corso nel Donbass e in Ucraina e a confutare le informazioni da loro ritenute false che, secondo gli organizzatori, i media italiani in particolare vorrebbero additare nella Federazione Russa e nel suo presidente Putin gli unici responsabile del conflitto.
All’incontro è intervenuto anche Vito Comencini, membro della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, rientrato da poco dalla Russia, ha voluto sottolineare:

Questo intervento militare in Ucraina ha rappresentato per la Federazione Russa l'extrema ratio, dopo oltre 8 anni di tentativi di trovare una soluzione diplomatica al conflitto nel Donbass, per porre fine alle continue sofferenze inferte a quella popolazione dai continui bombardarmenti dei battaglioni neonazisti ucraini, diventati di fatto il braccio armato dei nazionalisti insediatisi nel governo di Kiev dopo il colpo di Stato di piazza Maidan del 2014, con l'appoggio esplicito degli USA e della NATO, il cui obiettivo era l'insediamento di basi militari americane e NATO in Ucraina rivolte contro la Russia”.

L’onorevole Comencini ha inoltre ricordato che:

L'operazione militare è scattata dopo che la Russia aveva ripetutamente richiesto alla NATO e agli USA un accordo formale vincolante sulla propria sicurezza strategica, che comprendesse tra le altre cose, la rinuncia dell'Ucraina ad entrare nella NATO e la rinuncia ad installare basi militari con armi nucleari nei territori confinanti con la Federazione Russa, richieste più che legittime e ragionevoli, alle quali però non è stata data alcuna risposta positiva. Quello in atto è anche uno scontro di civiltà tra i valori in cui la nuova Russia post sovietica si riconosce, i millenari valori tradizionali cristiani e gli anti valori portati avanti invece dagli USA di Biden e dalla maggior parte dei governanti europei ormai totalmente scristianizzati”.

Comencini assente durante il discorso di Zelensky

Vito Comencini non era presente ieri, 22 marzo, quando il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha pronunciato un discorso al Parlamento italiano. Le sue parole sono state applaudite in piedi dai deputati e senatori presenti. Se era unanime il coro di solidarietà all'Ucraina da parte dei parlamentari che ieri erano a Montecitorio, il deputato veronese Vito Comencini non era presente. Sui social ha spiegato il motivo della sua assenza, sottolineando la sua coerenza:

Questa non è la strada per ottenere la pace che tutti noi auspichiamo per il popolo ucraino. È la ragione che ieri mi ha spinto, coerentemente, a non partecipare in Aula al discorso del presidente Zelensky. Ritengo sia necessario, invece, privilegiare in modo netto la via diplomatica, per arrivare quanto prima al cessate il fuoco. Lo dico dall’inizio del conflitto, lo ribadisco a maggior ragione oggi”.

Ha poi aggiunto:

“È anche il motivo per cui in Parlamento ho votato contro all’invio di armi in Ucraina. Presenziare ieri in Aula sarebbe stato, inoltre, irrispettoso verso la popolazione del Donbass, che ho sempre sostenuto e che in questi ultimi otto anni ha subito una enorme tragedia, ancora oggi quasi completamente ignorata dai media occidentali. Una terra martoriata, in cui sono stato due volte e che ho conosciuto molto da vicino. Sono scelte coerenti, che mi espongono anche a delle critiche, ma questo è il prezzo da pagare e io di certo non mi tiro indietro. Non rinnegherò mai quei valori che hanno guidato fino ad oggi la mia attività politica e che mi hanno portato ad essere dove sono oggi. Tutto questo grazie al sostegno della gente e alle tante persone che condividono i miei stessi ideali. Questo non lo dimentico. Continuerò sempre ad essere una voce libera e identitaria”.

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