i JAK-inibitori

A Verona un centro di eccellenza per la cura dell’artrite reumatoide

Un nuovo trattamento promette la remissione clinica in una elevata percentuale di pazienti.

A Verona un centro di eccellenza per la cura dell’artrite reumatoide
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La Commissione Europea ha recentemente approvato un nuovo trattamento per l’artrite reumatoide attiva di grado da moderato a severo. Appartiene a una nuovissima classe (i cosiddetti JAK-inibitori), si chiama upadacitinib di AbbVie e si somministra una volta al giorno per via orale. In un’elevata percentuale di pazienti porta alla remissione clinica e il suo arrivo in Italia e in Veneto è atteso nei prossimi mesi.

“L’artrite reumatoide è una patologia infiammatoria cronica autoimmune che può essere fortemente disabilitante e che può compromettere in maniera importante la qualità della vita. In Veneto si stimano circa 38mila persone con artrite reumatoide. La sua prevalenza è maggiore nelle donne (che risultano affette dalle due alle tre volte in più rispetto agli uomini) e può colpire anche in giovane età – dichiara Maurizio Rossini, Professore Ordinario di Reumatologia, Università degli Studi di Verona e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. Il suo bersaglio è costituito primariamente dalle articolazioni, che diventano gonfie, dolenti e, soprattutto al mattino, molto rigide con conseguenti difficoltà e limitazioni nei movimenti. Se trattata in maniera non adeguata, si verificano deformazioni articolari nell’80% dei casi e il 40% delle persone rischia di non essere più in grado di compiere la propria attività lavorativa”.

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