Crescono le vendite di Amarone della Valpolicella, sia in Italia che all’estero

Crescono le vendite di Amarone della Valpolicella, sia in Italia che all’estero
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L'Italia, si sa, è uno dei grandi produttori di vino al mondo. Grazie alla sua lunga tradizione vinicola, i molteplici stili di vino che vengono prodotti nella penisola sono riconosciuti in tutto il mondo per la loro qualità, eleganza e unicità. E l'Amarone della Valpolicella è uno degli esempi più rappresentativi della saggezza enologica italiana. 

La Valpolicella è una delle più importanti regioni vinicole d’Italia e si dipana tra il Lago di Garda e la città di Verona, su un letto fatto di dolci colline su cui soffiano le brezze miti del lago, con alle spalle la protezione rassicurante delle Alpi. È qui che si coltivano le uve necessarie per creare l'emblematico Amarone della Valpolicella, uno dei migliori vini rossi italiani. I vitigni Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara assieme conformano circa 8.500 ettari di vigneti piantati. 

Da queste parti il vino è una religione e la regione ha tenuto botta anche nelle annate difficili seguite allo scoppio della pandemia. Anzi, il 2021 è stato un anno da ricordare per il vino in Valpolicella. La produzione in generale è aumentata del +8,6% rispetto al 2020 e le vendite sono cresciute del doppio, facendo registrare un sontuoso +16%. A tirare la carretta ci pensa soprattutto l’Amarone, per il quale la crescita nelle vendite è addirittura del 24% con una produzione complessiva di 19 milioni di bottiglie distribuite tra grandi e piccoli produttori. I nomi altisonanti quando si parla di vino Amarone sono soprattutto Allegrini, Masi, Tommasi e Zenato, solo per citarne alcuni.

Il vino re della Valpolicella è uno dei gioielli enologici italiani e viene esportato in tutto il mondo. Di fatto il 60% della produzione finisce all’estero ed i mercati di destinazione principali sono Stati Uniti, Germania e Regno Unito, ma anche Canada e Svizzera. Nell’ultimo biennio la crescita è stata molto marcata in particolare per Stati Uniti (+27%) e Regno Unito (+18%). Il boom delle vendite è frutto anche di un exploit legato al mercato italiano, cresciuto del +39% grazie all’e-commerce. Online si possono infatti acquistare centinaia di bottiglie di diversi marchi ed in questo senso un aiuto per orientarsi è offerto da Trovino, innovativo motore di ricerca che permette di mettere a confronto etichette ed annate di Amarone della Valpolicella per cogliere al volo l’offerta giusta.

Creare questo vino non è affatto facile, e di fatto la sua elaborazione è frutto di una tecnica molto particolare, se non unica. Dopo la vendemmia le uve vengono fatte appassire e con questo processo di disidratazione perdono il 40% del loro volume ma diventano un concentrato di aromi e zuccheri. Dopo la pigiatura il mosto viene lasciato fermentare per circa 35-50 giorni e poi il vino viene fatto invecchiare in botti di rovere per 18 mesi durante i quali si evolve in maniera eccezionale. Ogni passaggio prevede metodi di controllo della temperatura e dell’umidità in modo che il vino risultante sia sempre di ottima qualità. E non è un caso se l’Amarone della Valpolicella si piazza sempre nella top 5 dei migliori vini italiani, anno dopo anno.

Cosa aspettarsi dunque dall’assaggio di un Amarone della Valpolicella? Questo vino secco affascina perché possiede profumi intensi di ciliegia, fichi, cannella, cioccolato, pepe e persino zucchero di canna. L'Amarone conserva anche una buona acidità, che consente ad alcune bottiglie di evolversi nel tempo ed alcuni vini raggiungono in maniera brillante i 20 anni. Per la sua complessità si consiglia di decantarlo e servirlo in calici ampi e così apprezzarlo al meglio. È eccezionale come vino da meditazione ma si esalta anche quando abbinato a piatti elaborati come carni rosse preparate con cottura lenta e selvaggina.

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