Criptovalute: l'attenzione degli investitori per le monete digitali resta alta
Il settore delle criptovalute continua ad attirare l'interesse di molti investitori e, sebbene alcuni paesi l'abbiamo dichiarato illegale, esso è uno degli asset più rilevanti degli ultimi anni. Recentemente la Cina, che già da tempo aveva iniziato una guerra contro Bitcoin e le altre monete, ha messo fuori legge tutte le transazioni in crypto, comprese quelle che prevedono l'acquisto di token da un exchange straniero; altre nazioni, però, non sono altrettanto ostili: dal Brasile a El Salvador, sono infatti molti i governi favorevoli alle valute digitali. Inoltre, le previsioni di molti analisti finanziari occidentali sembrano riaffermare il ruolo chiave che avrà l'asset anche nel prossimo futuro; secondo le previsioni di Deutsche Bank, ad esempio, per quanto Bitcoin possa avere caratteristiche di forte volatilità, ci sono buone probabilità che esso possa diventare l'oro digitale del 21° secolo.
Per capire come investire in criptovalute è però opportuno informarsi e, per farlo, il web mette a diposizione numerose risorse. Ne sono un esempio portali specializzati come Finaria.it, dove trovare approfondimenti e contenuti sempre aggiornati, pensati per aiutare l’utente ad avvicinarsi al mondo dei crypto token. Bitcoin è stata la prima moneta digitale immessa nel mercato: creata nel 2008 da Satoshi Nakamoto, essa è divenuta ben presto la regina del settore crypto, tanto da essere ritenuta da alcuni suoi sostenitori, alla pari dell'oro. Non esiste, tuttavia, solo Bitcoin: una grossa di mercato è riuscita a strapparla Ethereum, che è considerata la vera e propria rivale del token di Nakamoto. L'Ether (questo è il vero nome della moneta), si è reso protagonista di una crescita a ritmo sostenuto che l'ha portato ad essere il secondo crypto asset per capitalizzazione e importanza, con forti margini di crescita.
Come investire in cryptovalute
Per investire in cryptovalute l'utente ha a disposizione due modi, entrambi validi ma differenti per quanto riguarda l'orizzonte temporale di riferimento. Il primo prevede l'acquisto diretto di valuta digitale presso un exchange (i più utilizzati sono, in genere, Coinbase e Binance), la quale poi viene immagazzinata in un portafoglio digitale denominato wallet. Il secondo metodo, invece, prevede un'attività di trading sui token ed è una delle ragioni del perché si parla di cripto e bitcoin in riferimento ai broker online.
Quando si decide di sfruttare le potenzialità del trading per investire sulle criptovalute occorre come prima cosa valutare presso quale piattaforma aprire il proprio conto. Al di là delle varie caratteristiche che queste ultime offrono, un elemento fondamentale da non trascurare mai è quello della sicurezza. E' importante scegliere solo broker sicuri, ampiamente conosciuti dalla comunità di trader e in possesso delle principali regolamentazioni internazionali. In Italia l'organo di controllo che si occupa di sorvegliare l'attività dei broker e di emanare le certificazioni è la Consob, mentre a livello europeo è valida la licenza CySEC.
Fare trading sulle criptovalute
Una volta selezionati i broker più affidabili, è opportuno aprire il conto presso quelli che offrono la possibilità di sfruttare il conto demo gratuito. Questo è un vero e proprio conto all'interno del quale la piattaforma versa una somma (che può arrivare fino a 100.000 euro) che può essere usata dall'utente per cominciare a investire e a rendersi conto delle dinamiche di mercato senza rischiare di perdere dei soldi reali.
Le piattaforme per fare trading più conosciute e utilizzate sono eToro, Libertex e Capital.com, le quali offrono svariati tipi di token sui quali investire. Con esse è possibile anche investire in CFD, un'opportunità vantaggiosa soprattutto per chi non dispone di un ingente capitale. I CFD infatti, la cui sigla sta "contract for difference", permettono di speculare sull'andamento del sottostante, e di non dover così acquistare direttamente i token.