Droghe chimiche, con rTMS se ne esce
Fra le sostanze di abuso, sempre più rivestono tristi primati di consumo le droghe chimiche. In particolare le benzodiazepine, farmaci facilmente reperibili dietro ricetta medica, stanno scalando la triste classifica. Sotto forma farmaceutica si chiamano in modi diversi: Diazepam, Tavor, Lexotan o il più famoso Valium. Ma ce ne sono altri ancora. Sono sostanze psicoattive, ovvero psicofarmaci, che provocano dipendenza fortissima e assuefazione. Ossia, per sentirne gli effetti bisogna aumentare la dose di volta in volta. L’effetto sull’organismo è quasi sempre calmante e sedativo, piacevolmente narcotizzante. Ma le controindicazioni sono da spavento.
Effetti terribili su corpo e psiche
La dipendenza è pressoché immediata: per queste medicine così potenti basta una settimana di assunzione continua. Spesso poi i farmaci contenenti benzodiazepine vengono assunti per… “sballare” insieme ad alcoolici, il che ne potenzia l’effetto dirompente sull’organismo. Si rischia il collasso, molto frequenti le crisi di panico e i rigurgiti di vomito. La brusca sospensione può provocare insonnia, irritabilità, forti cefalee, tremori e preoccupanti sudorazioni. La mortalità più elevata viene ascritta ai casi di collasso cardiocircolatorio, soprattutto dopo un’escalation nel dosaggio e l’accoppiata con alcoolici. Fra gli effetti collaterali si segnala anche la cosiddetta “temporanea amnesia” ovvero il dimenticarsi di quanto accaduto. Per questo, la benzodiazepina viene usata a scopo criminoso come “droga dello stupro” da far assumere di nascosto alle ignare vittime.
Imbottirsi di farmaci per guarire?
Quando la dipendenza è conclamata e il soggetto dà segnali di disturbo comportamentale, bisogna intervenire subito. Molti si affidano alle cure mediche e psicologiche, ma la scienza medica propone “antidoti” sempre sotto forma di medicinali. Il rischio è di trasformare il proprio organismo in una sorta di discarica farmaceutica. Quando il medico curante stabilisce la dipendenza da psicofarmaci solitamente consiglia al paziente di convertire l’uso di benzodiazepine con dosi equivalenti di Diazapam. Si tratta di una specie di “antidoto” che prelude alla progressiva riduzione della sostanza drogante. In complesso, dagli studi chimici più affidabili, pare che il Temazepam sia il prodotto che dà maggior dipendenza. L’abuso di questi farmaci usati impropriamente ha raggiunto proporzioni preoccupanti soprattutto in Europa, Usa e Australia. Alcune nazioni, come la Svezia, hanno compilato protocolli ministeriali più restrittivi per renderne meno semplice la prescrizione.
rTMS contro le droghe chimiche
La stimolazione magnetica transcranica profonda (rTMS) può aiutare a smettere grazie alla proposta di Brain Stimulation Italia. Questa terapia va a stimolare e a "resettare" alcune aree del cervello. Con un trattamento di venti sessioni da venti minuti ciascuna nell’arco di un mese si può finalmente sconfiggere la dipendenza da farmaci. A Brescia il sistema rTMS è disponibile nel mood center in cui il dottor Fazzari svolge il ruolo di direttore scientifico all'interno del Poliambulatorio Ptc, dove vengono utilizzati i macchinari prodotti da Brainsway. Il percorso viene seguito e condiviso con un'equipe di esperti e guida psicologica.