Mercato immobiliare: l’inflazione porterà un 2023 di crisi?

Mercato immobiliare: l’inflazione porterà un 2023 di crisi?
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Dopo il cigno nero del Covid, per il mercato immobiliare è arrivato un anno d’oro, ossia il 2021. Subito dopo, a inizio 2022, si sono affacciati sullo scenario internazionale alcuni fattori che hanno indubbiamente influito sui numeri del settore. Si tratta della crisi energetica, frutto, in parte, del conflitto in Ucraina, ma anche di quella delle materie prime e dell’inflazione, aspetti che si connettono, invece, alla ripresa dell’economia globale dopo il lockdown duro di inizio 2020. 

C’è chi, dopo gli ottimi numeri delle compravendite nel 2021, alla fine del 2022, anno che ha dimostrato una notevole resilienza, ha cominciato a temere un 2023 all’insegna della crisi per quanto riguarda il settore real estate.

Cosa c’è di vero? Diversi esperti che hanno detto la loro in queste prime settimane dell’anno si sono espressi specificando che, a loro dire, il mercato immobiliare reggerà. Certo, ci sarà un rallentamento che è stato in parte visto nel corso del 2022, soprattutto nell’ultimo trimestre. Le performance, però, non saranno certo definibili come da scenario di crisi.

I tassi dei mutui

Una delle preoccupazioni più vive da parte di chi teme il peggio per il mercato immobiliare nel 2023 riguarda i tassi dei mutui. Dopo il rialzo deciso dalla BCE (Banca Centrale Europea) il 15 dicembre 2022, la prospettiva, come dichiarato da Christine Lagarde stessa, è la medesima per la riunione di marzo.

Gli addetti ai lavori, però, non sono affatto pessimisti. Più volte in questi mesi, infatti, hanno posto l’accento sul fatto che i tassi rimangono a livelli interessanti e accessibili, in particolare se li si confronta con i picchi raggiunti negli anni passati.

Non si parla più di minimi storici, su questo non c’è dubbio. Altrettanto vero è il fatto che ci sono tutte le condizioni perché gli utenti finali possano trovarsi davanti a uno scenario non impraticabile al momento della finalizzazione dell’acquisto dell’immobile.

Le conseguenze dell’inflazione

L’inflazione è stata uno dei fenomeni economici chiave del 2022. Quali saranno i suoi effetti sul mercato immobiliare nel 2023? Gli esperti sono tutto tranne che pessimisti. Chi lavora nel mondo real estate, infatti, parla di una nuova conferma del mattone come zoccolo duro dei beni rifugio. Rispetto ai picchi positivi del 2021, ci si troverà davanti, quasi sicuramente, a un mercato con un andamento più equilibrato. 

La prospettiva è quella di un allineamento ai numeri del 2019. Un fattore che potrebbe influire positivamente è il rallentamento della corsa delle quotazioni (fanno eccezione gli scenari delle grandi città, Milano in primis).

Gli strumenti in mano agli acquirenti

In uno scenario geopolitico con molti punti di domanda, l’utente finale può trovarsi un po’ spaesato nel momento in cui dovesse decidere di comprare casa. Anche se, come già detto, l’aumento dei tassi di interesse è comunque al di sotto della soglia di allarme, gli occhi degli analisti sono aperti sull’inflazione. Nel caso in cui la curva dovesse nuovamente scaldarsi e alzarsi, sarebbero necessari ulteriori interventi dalla Banca Centrale Europea.

Un altro aspetto da ricordare e che può influire sulla semplicità del percorso di ricerca casa riguarda lo stock ridotto di immobili. Il motivo? Innanzitutto l’estremo dinamismo del mercato nel 2021. In secondo luogo, è da registrare un aumento delle richieste di locazioni, proprio da parte di chi, considerando lo scenario sopra tracciato, ha congelato temporaneamente l’idea di acquistare casa.

Per evitare di perdere tempo nella ricerca e per avere la certezza di trovare l’immobile perfetto per le proprie esigenze - quelli grandi ed efficienti dal punto di vista energetico sono sempre più al centro dell’attenzione - è importante innanzitutto selezionare le fonti degli annunci.

Ciò vuol dire, per esempio, passare in rassegna solo le proposte pubblicate da agenzie immobiliari su ImmobiliOvunque.it, sito diventato famosissimo negli ultimi anni per il fatto di ospitare solo annunci di agenzie certificate e attive su tutto il territorio nazionale, con ovvi vantaggi per quanto riguarda la qualità degli immobili.

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