Turismo, si torna ai livelli pre-Covid: la situazione in Veneto

Turismo, si torna ai livelli pre-Covid: la situazione in Veneto
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Il turismo rappresenta un meccanismo fondamentale dell'economia italiana, soprattutto se si considerano certe regioni, come nel caso del Veneto. Questa regione sta tornando ai livelli pre-Covid, e si tratta chiaramente di un'ottima notizia, soprattutto per le aziende e le attività che lavorano in questo comparto. 

Si tratta di un argomento che merita di essere approfondito: oggi, dunque, studieremo i dati relativi al turismo in Veneto, e come questa ripresa si possa ripercuotere in maniera positiva anche sul mercato del lavoro.

La ripresa del turismo in Veneto

I dati relativi al turismo in Veneto sono più che positivi, al punto che si sta gradualmente tornando ai livelli del 2019, dunque al periodo pre-pandemia. Il ponte dell'Immacolata è stato, da questo punto di vista, una testimonianza eloquente, per via della folla di turisti che ha invaso le città venete. In linee generali, i primi 8 mesi del 2022 hanno consentito al Veneto di sorridere, con una presenza turistica in costante crescita. 

Il mercato turistico veneto beneficia oggi non solo del ritorno degli italiani, ma anche e soprattutto degli stranieri. Anzi, è possibile sostenere che i dati sono addirittura migliori rispetto al 2019: ci sono infatti alcuni paesi in particolare che dimostrano di amare il Veneto, come l'Austria, il Belgio, la Germania, la Svizzera e l'Olanda, con un incremento medio di presenze intorno al 4% circa.

Il successo si ripercuote sul mercato del lavoro

Il successo del mercato turistico veneto ha avuto un impatto positivo anche sul mercato del lavoro, con un aumento delle opportunità di impiego. Nello specifico, stando alle ultime rilevazioni, il dato sui contratti a tempo indeterminato ha messo a registro una crescita del +18% rispetto allo scorso anno (+8.600 nuovi contratti). Ci sono anche altri dati che potrebbero far intendere il contrario, ma ci sono delle spiegazioni: si fa riferimento al calo degli occupati in Veneto, dovuto comunque alla cessazione dei contratti stagionali nel settore agricolo, quindi una situazione temporanea e del tutto comune. 

Naturalmente il boom delle assunzioni in Veneto favorisce alcune figure professionali rispetto ad altre, aumentando anche la competizione tra i candidati ai posti migliori. Per lavorare nel settore turistico, infatti, sono necessarie competenze e conoscenze avanzate. Queste possono essere acquisite, ad esempio, attraverso una laurea o un master in beni culturali, con la possibilità di seguirle anche online grazie ad alcune piattaforme autorevoli. Infine, qual è la situazione negli altri ambiti lavorativi? Non positiva, considerando che il Veneto ha registrato un saldo pari a -22 mila occupati nel 2022. Anche le assunzioni hanno registrato un calo, mentre - come anticipato poco sopra - a livello generale si registra l'aumento del numero dei contratti a tempo indeterminato (si parla di quasi 5 mila contratti in più).

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