Normativa anti Covid, banchi monoposto e sedute singole con ribaltina: i cambiamenti alle superiori
I tecnici si stanno recando nei singoli istituti per valutare gli spazi per l’avvio delle lezioni a settembre.
Con la variazione di bilancio approvata mercoledì 29 luglio 2020, il Consiglio Provinciale ha previsto 1,3 milioni di euro per interventi negli istituti superiori in relazione all’emergenza Covid-19.
Gli istituti coinvolti
Il fondo, messo a disposizione dal Programma Operativo Nazionale "PON FESR" del Ministero dell'Istruzione, sarà destinato per un milione all’edilizia scolastica e per 300 mila euro ad arredi scolastici e attrezzature.
Gli interventi sugli edifici di competenza provinciale saranno quattro: al “Dal Cero” di San Bonifacio, al “Minghetti” di Legnago e al “Sanmicheli” di via Selinunte a Verona si recupereranno i tre ex alloggi dei custodi per destinarli ad uso scolastico, mentre al “Levi-Calabrese” di San Pietro in Cariano il progetto prevede il completamento del piano terra (pilotis) al fine di ricavarne cinque aule.
Acquisto di nuovi banchi
I rimanenti 300 mila euro del PON andranno, invece, a sommarsi ad altri 300 mila già stanziati dalla Provincia per l'acquisto di nuovi banchi monoposto e di sedute singole con ribaltina, previsti dalla vigente normativa anti Covid, in aggiunta ai consueti acquisti di banchi e arredi nuovi e alla rigenerazione di quelli usati. L'Ente, inoltre, si farà carico dell’acquisto della segnaletica orizzontale necessaria, ad esempio, per il corretto posizionamento degli arredi nelle classi in relazione alle distanze contemplate dalle prescrizioni per l’emergenza e per indicare ingressi e uscite negli istituti. Infine verranno acquistati armadi modulari “separatori”, finalizzati anche alla gestione degli spazi interni.
Valutare gli spazi
David Di Michele, vicepresidente della Provincia con delega all’Edilizia Scolastica ha spiegato:
“In tutto abbiamo intenzione di mettere a disposizione delle scuole circa 3.500 nuovi banchi. Eravamo già pronti da tempo a far partire le gare. Ci siamo fermati perché, per diversi giorni, pareva se ne potesse far carico il Ministero. Ora la palla è tornata a noi, purtroppo con un cospicuo ritardo che potrebbe incidere sulla reale disponibilità degli arredi da parte dei fornitori, problema che per altro ritengo comune a molti altri enti del territorio nazionale. In questi giorni stiamo incontrando tutti i dirigenti scolastici e, dove necessario, i nostri tecnici si recano nei singoli istituti per valutare gli spazi per l’avvio delle lezioni a settembre. Per gli interventi in edilizia finalizzati a ricavare nuove aree destinate alle attività scolastiche, contiamo di terminare i lavori, almeno per la riqualificazione dei tre ex alloggi dei custodi, entro la fine dell’anno”.