Malcontento

Rinvio del rientro in classe, gli studenti protestano a Verona: "Non siamo burattini"

La richiesta di piano concreto per la prossima riapertura delle scuole.

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Gli studenti hanno deciso di protestare contro la chiusura delle scuole ribadendo che non sono dei burattini e che anche la loro voce vale.

La protesta a Verona

Il sindacato studentesco “Rete Studenti Medi Verona” ha deciso di far sentire la propria voce e quella di tutti gli studenti che oggi, giovedì 7 gennaio 2021 dovevano ritornare tra i banchi delle scuole superiori di Verona. Sul profilo Instagram ieri hanno reso noto che oggi il sindacato a livello di Veneto sarà davanti ad alcuni istituti del Veneto e davanti al palazzo della Regione a Venezia. Per far emergere la propria indignazione, alcuni studenti hanno deciso di manifestare davanti al Liceo Montanari, situato sul Stradone Maffei. Loro chiedono di poter tornare a scuola e che la Regione Veneto crei un piano concreto per la prossima riapertura delle scuole.

Studenti, non burattini

Gli studenti hanno le idee chiare e spiegano:

Non siamo burattini, state giocando sulla nostra istruzione e sul nostro futuro. Per l’ennesima volta il rientro a scuola è stato posticipato. La situazione è drammatica e la responsabilità politica dei numeri è della Regione. La scuola dev’essere la priorità del paese, è necessario il rientro a scuola in presenza. Siamo la regione con i più contagiati ma non c’è l’ombra di una concreta pianificazione. Siamo stati ignorati come se la nostra voce contasse meno rispetto a quella di aziende e chiese. Vogliamo che il nostro diritto allo studio e alla salute sia garantito. E’ necessario un tavolo di confronto. Abbiamo inviato una lettera all’assessore Donazzan dove parlavamo della nostra piattaforma dove spieghiamo della nostra idea di scuola. E’ necessario ripartire concretamente da noi, studenti e non burattini”.

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