Alpo da favola, la regina Geas cade a Villafranca

Storica impresa dell’Ecodent Alpo Basket che infligge la prima sconfitta a Sesto San Giovanni

Alpo da favola, la regina Geas cade a Villafranca
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Storica impresa dell’Ecodent Alpo Basket che infligge la prima sconfitta a Sesto San Giovanni

Prima della classe, per dire.

Se chiedete ad un qualsiasi addetto ai lavori, la Geas Sesto San Giovanni non è la semplice capolista. È la favorita assoluta, una squadra di passaggio per la Serie A2 di pallacanestro femminile. E le dodici vittorie in altrettante partite disputate, all'alba del 23 dicembre, valgono più di qualche indizio sulla leadership messa in campo dalle milanesi.

Il centro del palcoscenico è sempre stato per loro e con tutta probabilità lo sarà anche dopo stasera. Tra qualche mese staremo parlando della meritata promozione del Geas, del cammino perfetto (o quasi) di questo 2017/18.

Ma stasera no. Stasera Sesto San Giovanni non prende il centro del palco. Si defila a lato, abbassa il cappello e può solo applaudire. Può solo applaudire di fronte al cuore infinito di un Ecodent Alpo di Villafranca che ha deciso di farsi il miglior regalo di Natale della sua recente storia: battere le imbattibili. Sconfiggere sul parquet di casa quella regina invincibile di nome Geas. Il tabellone luminoso, al termine di una sfida di rara intensità, segna 51-39, con la capolista tenuta a meno di dieci punti per quarto. E in quel segnapunti c'è quasi tutto. C'è la tripla decisiva della Zampieri dalla punta della chiave. Ci sono le due bombe della Mancinelli in un finale infuocato. C'è Elena Ramò. Ci sono le entrate della Toffali. Ma soprattutto c'è quello che si nota meno. Ci sono i quattro falli di una Veronica Dell'Olio monumentale in marcatura su Ercoli. Ci sono il coraggio di capitan Zanella e c'è il sudore di Marta Scarsi sotto le plance. Ci sono tutte le sedici ragazze a disposizione di coach Nicola Soave. Ma forse, oggi più di tutti, c'è stata lei: una Sofia Vespignani di un altro pianeta. Recuperi, palle rubate, pressing asfissiante, intelligenza difensiva e quel pace in attacco da vera leader. 

La vittoria di un gruppo che forse non chiuderà davanti a tutti ad aprile. Che forse non gioca il più bel basket del campionato. Ma che quando sale sul palco, lo fa in grande stile.

E la capolista va al tappeto. Cheapeau, Alpo.

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