Giorgia è «d’Oro»: testa in acqua, piedi per terra

«Facevo danza classica e la prima volta che sono entrata in piscina ho giurato a me stessa che non ci sarei più tornata. E invece...»

Giorgia è «d’Oro»: testa in acqua, piedi per terra
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«Facevo danza classica e la prima volta che sono entrata in piscina ho giurato a me stessa che non ci sarei più tornata. E invece...»

Limpida come l’acqua di una piscina, e con il cuore aperto come il mare: lei è la campionessa italiana di nuoto nei 50 stile Giorgia Biondani. Residente a Sona, grazie ai traguardi raggiunti al «Trofeo Sette Colli» di Roma dello scorso giugno, era stata inserita dal direttore tecnico Cesare Butini nella squadra azzurra che ha partecipato ai campionati del mondo in Ungheria.

Infatti la velocista della «Leosport» di Villafranca, è da poco rientrata in Italia dalla sua prima gara mondiale a Budapest, e ha voluto raccontare questa sua esperienza con grande fervore e solarità, la stessa che emana con il suo sorriso e il suo amore per il nuoto: «Anche se i risultati sono stati diversi dalle aspettative, io sono rientrata a casa con una grande felicità nel cuore, ma soprattutto con un enorme bagaglio pieno di nuove esperienze che non vedo l’ora di mettere presto in pratica. Le gare non sono andate esattamente come avrei voluto, forse a causa della forte tensione che ho provato davanti a quella piscina immensa che mi faceva sentire come una piccola formica sperduta nel deserto. Non ho dato né il mio meglio ma nemmeno il mio peggio: era la mia prima gara mondiale, e io mi ritengo comunque onorata e soddisfatta di essere stata scelta a far parte della squadra - aggiunge l’agonista - C’erano tredicimila persone che mi osservavano; una sensazione pazzesca, da brivido, anche se devo ammettere che il pubblico ungherese ha saputo mettere tutti gli atleti a proprio agio incoraggiandoci, a prescindere dalla nostra nazione di provenienza».

La giovane sportiva, classe 1997, ha compiuto le sue prime bracciate in piscina in tenera età, esortata dalla zia: «Io facevo danza classica, e la prima volta che sono entrata in un corso agonistico avevo solo 6 anni. Al primo approccio giurai incredibilmente a me stessa che non avrei rimesso più piede in una piscina: era troppo faticoso per i miei gusti. Poi, non so come, qualcosa mi ha spinta a ritentare il giorno dopo, e da quel momento non ho più smesso. E ora mi trovo qui». L’acqua rappresenta il cielo per chi ama volare, eGiorgia sta volando molto in alto grazie al sacrificio e alla forte passione che la legano al suo sport che lei chiama, dandogli una maggiore valenza: «il mio lavoro». Il suo rapporto con l’acqua è cristallino, e racconta: «Amo la piscina e il mare chiaro, se nuotando non vedo ciò che mi circonda, la cosa mi inquieta, mi spaventa. Quando vado al lago di Garda, a fatica riesco ad immergermi dove non tocco. La trasparenza mi dona tranquillità».

Dopo tanti allenamenti, finalmente la Biondani potrà godersi una meritata vacanza: «Non ho ancora deciso dove andrò, mi piacerebbe visitare Londra. Ho bisogno di rinfrescarmi le idee per poi tornare a riprendere gli allenamenti con grande energia assieme a Riccardo Wenter, mio coach da sempre».

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