Giornate FAI di Primavera: i luoghi da scoprire in provincia di Verona
Scopri le visite guidate in programma per il prossimo weekend

In provincia di Verona ci sono luoghi che raccontano storie lontanissime e che forse non tutti conoscono: dalla base militare sotterranea West Star ad Affi, al Forte Wohlgemuth a Rivoli Veronese, fino a Sommacampagna dove si possono ammirare i meravigliosi apparati pittorici e gli organi di gran pregio delle chiese cittadine. Ma anche i tesori celtici custoditi a Villa Balladoro a Povegliano Veronese e il parco eolico sul Monte Mesa, sempre a Rivoli Veronese, se non avete mai avuto occasione di visitare questi luoghi, sabato 25 marzo e domenica 26 marzo 2023, ci saranno le "Giornate FAI di Primavera".
I luoghi da scoprire in provincia di Verona
In questa edizione delle Giornate FAI di Primavera la Delegazione ed il Gruppo FAI Giovani di Verona hanno scelto di valorizzare alcuni territori significativi della provincia.
Il monte Moscal ad Affi custodisce un luogo che ha stuzzicato la fantasia di molti: la base militare sotterranea West Star. Costruita durante la Guerra Fredda, è una fra le più grandi d'Italia, capace di ospitare 999 militari in caso di guerra. A fine Ottocento i paesi alle pendici del monte Baldo erano sprovvisti di collegamenti con Verona e nacque l'esigenza di costruire una linea ferroviaria che collegasse la città scaligera con Garda, Costermano, Bardolino e Affi.
Diversa è la storia del Bunker che nasce pochi anni dopo la dismissione e a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Affi. Nei pressi dell'ingresso al Tunnel che porta al Bunker nella piana dominata dal Monte Moscal è sita anche Villa Poggi. Grazie alla collaborazione del Comune di Affi, durante le giornate FAI di Primavera sarà possibile scoprire la storia della base West Star attraversando il tunnel che conduceva ad essa. La visita prevede una passeggiata di circa 4 km con partenza davanti la vecchia stazione ferroviaria di Affi, oggi Biblioteca Comunale, si passerà all’interno del Parco di Villa Poggi e infine si giungerà al tunnel principale che porta al bunker sotto il monte Moscal. Nel tunnel, sarà descritto il funzionamento della base e la sua organizzazione. Il bunker vero e proprio non è visitabile in quanto è tutt'ora interdetto al pubblico per motivi di sicurezza.

A Rivoli Veronese i volontari FAI attendono i visitatori al Forte Wohlgemuth. Costruito tra il 1850 e il 1851 sul monte Castello, domina dall'alto l'anfiteatro morenico di Rivoli e l'accesso alla Val d'Adige. La sua mole bianca lo rende uno degli elementi più riconoscibili del territorio, anche da chi transita velocemente lungo l’autostrada del Brennero. Il forte è parte di un sistema articolato, posto a difesa dell'area di Rivoli e della Chiusa di Ceraino e la sua posizione dominante permette una visione eccezionale della val d'Adige, della piana di Rivoli e del lago di Garda. La visita del forte sarà l'occasione per comprendere meglio l'intero territorio fortificato e vedere un'architettura militare giunta a noi in buono stato di conservazione.

Sempre a Rivoli, oggetto di visita sarà anche il Parco Eolico situato sul Monte Mesa. Il parco eolico è entrato in esercizio nel 2013 e la sua costruzione è caratterizzata da una grande attenzione ai caratteri naturalistici e morfologici dell'area, permettendo il recupero dei prati aridi. Il monte Mesa, strategico del punto di vista geografico, è luogo di scoperte di resti preistorici e di grande importanza naturalistica: i suoi boschi hanno un importante ruolo per la biodiversità, in un'area con molti vigneti, i suoi prati aridi sono rifugio per numerose specie di orchidee selvatiche. La realizzazione dell'impianto eolico è stata l'occasione per realizzare un parco didattico con pannelli informativi che raccontano sia il paesaggio delle energie rinnovabili che le peculiarità tipiche della zona. Attraverso una passeggiata sulle colline verso gli aerogeneratori, dove saranno presenti volontari del FAI, i tecnici dell'azienda e i volontari di Legambiente racconteranno vari aspetti legati agli impianti, alla storia, al paesaggio e all'ambiente del Monte Mesa, e si andrà a scoprire il parco eolico e il suo funzionamento.

A Sommacampagna, in collaborazione con il Comune, la delegazione FAI di Verona e gli Apprendisti Ciceroni dell'Istituto Carlo Anti di Villafranca di Verona daranno la possibilità di scoprire le chiese del paese, che sono la testimonianza di una fede che caratterizza storicamente il territorio. Le offerte dei fedeli e i lasciti di ricche famiglie hanno fatto sì che nel tempo gli edifici religiosi si arricchissero di apparati pittorici, campane, organi di gran pregio. Durante le Giornate FAI di Primavera sarà possibile ripercorrere la traccia artistica intrinsecamente legata alla fede. Si apprenderà la storia delle campane delle chiese di Sommacampagna e dei loro fonditori e si scopriranno gli altari e i meravigliosi dipinti che caratterizzano la Chiesa Parrocchiale, quotidianamente frequentata dai fedeli, ma con una storia artistica quasi sconosciuta. I visitatori potranno ammirare la cappella dedicata ai caduti, progettata dall'Ingegnere Ferdinando Forlati nel 1921, con decorazioni liberty; e rimanere incantati dall'organo napoletano della Chiesa di San Rocco e dallo straordinario organo Rieger della parrocchiale.

In collaborazione con il comune di Povegliano Veronese, infine, sarà possibile scoprire i tesori celtici custoditi a Villa Balladoro. Risalente al Cinquecento, costituisce un vasto complesso architettonico, testimonianza della tradizione delle corti agricole. La casa padronale al centro del complesso, incorniciata da due torri merlate, è affiancata da una cappella gentilizia, da rustici, magazzini per il raccolto, le abitazioni per i lavoranti, porticati, tutti affacciati su una ampia aia. Sul lato opposto, si sviluppa un incantevole parco, ricco di statue e corsi d'acqua, che si intersecavano nell'elegante fontana in marmo bianco che tuttora si erge al centro del vastissimo brolo. In occasione delle Giornate FAI di Primavera verranno per la prima volta presentati al pubblico alcuni reperti provenienti dalle tombe celtiche della necropoli di Povegliano, risalenti ad un periodo compreso tra il II e il I secolo a.C. scoprendo i Celti e il tesoro nascosto del paese.

Giornate FAI di Primavera: 25 e 26 marzo
Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).
Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze, perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti.
Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico, tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.
Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi.
"Si tratta di un appuntamento importante dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico della nostra Nazione. Le Giornate FAI sono un'iniziativa che unisce l'Italia, un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile. Per salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo - ha detto il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della conferenza stampa nazionale di presentazione dell’evento che si è svolta il 16 marzo al Ministero della cultura - Grazie all'opera di migliaia di volontari, luoghi spesso inaccessibili saranno aperti e visitabili, è un'opportunità preziosa per ritrovare il carattere originale della nostra identità nazionale e per dare modo di sprigionare un'incontenibile voglia d'Italia che viene dall’estero. Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con il PNRR e altri stanziamenti sbloccando risorse ferme e inutilizzate".
"In questi 31 anni di esistenza – sostiene il Presidente del FAI, Marco Magnifico - le Giornate FAI hanno scritto una sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano".
Dichiara Ines Lanfranchi Thomas, Presidente FAI Veneto: "Le Giornate FAI di Primavera del 25 e 26 marzo aprono al pubblico le porte di bellezze nascoste e poco conosciute del territorio: questo è possibile grazie ai volontari che hanno scelto con cura le aperture e agli studenti che in questi due giorni, con le loro narrazioni, offriranno al pubblico visite speciali e uniche. La qualità dell’offerta culturale, nella scelta dei luoghi e nella loro storia è un’occasione di alto livello che il FAI, con i volontari e gli Apprendisti Ciceroni, prepara ogni anno per i visitatori".