All'Arena debutta la Turandot da fiaba secondo Zeffirelli con Netrebko, Eyvazov e un cast di stelle
Il capolavoro pucciniano, in Arena già nel 1928 e da allora divenuto il quarto titolo più amato e rappresentato in Anfiteatro con 150 repliche, presenta la Cina “al tempo delle favole”.
L’ultima musica di Puccini, una fiaba visivamente sontuosa, costumi da Oscar, interpreti eccezionali: il debutto dell’ultimo titolo operistico del 99° Festival 2022 si preannuncia imperdibile all’Arena di Verona.
Turandot da fiaba secondo Zeffirelli
Turandot, l’ultima opera di Puccini ispirata alla fiaba teatrale di Gozzi, andò in scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 25 aprile 1926, diretta da un commosso Arturo Toscanini, che scelse di concludere la serata proprio con la morte di Liù, punto esatto in cui l’autore si era spento un anno e mezzo prima. Il libretto dei veronesi Giuseppe Adami e Renato Simoni e gli appunti pucciniani per la conclusione furono affidati al compositore Franco Alfano: è con questo finale che la fiaba musicale di Puccini torna all’Arena di Verona come quinto e ultimo debutto operistico del 99° Festival 2022.
Il capolavoro pucciniano, in Arena già nel 1928 e da allora divenuto il quarto titolo più amato e rappresentato in Anfiteatro con 150 repliche, presenta la Cina “al tempo delle favole” con regia e scene di Franco Zeffirelli, create per l’unicità del palcoscenico veronese nel 2010 e riprese con successo più volte fino al 2018. Il suo ritorno avviene con lo schieramento a pieni ranghi dei complessi artistici e tecnici areniani, con i costumi del premio Oscar Emi Wada, da poco scomparsa, le luci di Paolo Mazzon, i movimenti coreografati da Maria Grazia Garofoli e la partecipazione del coro di voci bianche A.d’A.Mus. diretto da Marco Tonini.
Il cast delle prime rappresentazioni porta sull’immenso palcoscenico areniano alcuni degli artisti più richiesti di oggi: Anna Netrebko, dopo la trionfale Aida di luglio, torna per interpretare la principessa Turandot accanto al Calaf del tenore Yusif Eyvazov, compagno d’arte e di vita. Nei panni della dolce ancella Liù vedremo Maria Teresa Leva e in quelli dell’anziano padre Timur, re tartaro spodestato, il basso Ferruccio Furlanetto. La corte della Città proibita è animata dalle tre maschere, ruoli di fianco indispensabili con cui Fondazione Arena prosegue la sua attenzione per i giovani artisti: il Ping di Gëzim Myshketa, il Pong di Matteo Mezzaro e il Pang di Riccardo Rados. Completano il cast l’Imperatore Altoum di Carlo Bosi (che darà voce fuori scena anche al Principe di Persia) e il Mandarino del giovane baritono coreano Youngjun Park.
Per le prime rappresentazione di Turandot, partitura ricchissima e complessa che ricrea miriadi di colori per l’ultima creazione di Puccini, sale sul podio il Maestro Marco Armiliato, Direttore musicale del 99° Arena di Verona Opera Festival 2022, alla guida di Orchestra della Fondazione Arena e Coro preparato da Ulisse Trabacchin. Repliche: 7, 10, 13, 19, 26 agosto, 2 settembre. Info e biglietti: www.arena.it ∙ Facebook ∙ Twitter ∙ Instagram ∙ YouTube
Si ricorda che da agosto le rappresentazioni inizieranno alle 20.45. La settimana di grande opera e grandi interpreti all’Arena di Verona prosegue ogni sera con tre titoli diversi:
- Giovedì 4 luglio Turandot
- Venerdì 5 luglio Aida
- Sabato 6 luglio La Traviata
- Domenica 7 luglio Turandot