Perde l'equilibrio sulla ferrata Val del Rì e precipita per 30 metri: morto escursionista 26enne di Nogara
L'incidente mortale si è verificato nel primo pomeriggio di domenica 3 novembre 2024. La vittima è Vittorio Novello: dopo la caduta si è schiantato nell'alveo di un torrente sottostante
Vittorio Novello, 26enne residente a Nogara, è rimasto vittima di un tragico incidente avvenuto domenica 3 novembre 2024 sulla ferrata Val del Rì, in Alto Adige.
Precipita per 30 metri e si schianta nell’alveo del torrente
Il giovane stava affrontando la prima parte del percorso in solitaria intorno alle 13.15 quando, subito dopo aver superato il secondo ponte tibetano lungo la ferrata Val del Rì (sopra l'abitato di Mezzolombardo), ha perso l’equilibrio ed è precipitato per una trentina di metri, schiantandosi nell’alveo del torrente sottostante.
La segnalazione dell’incidente è stata lanciata da un testimone presente sul posto, che ha prontamente chiamato il Numero Unico per le Emergenze.
In risposta, la Centrale unica di emergenza ha coordinato rapidamente l’intervento di soccorso, facendo decollare un elicottero e dirigendo sul luogo dell’incidente gli operatori della Stazione Rotaliana – bassa Val di Non del Soccorso Alpino e Speleologico.
Purtroppo inutili i soccorsi
Gli addetti ai soccorsi sono arrivati tempestivamente e si sono calati dall’alto con l’ausilio delle corde per raggiungere l’infortunato.
Nonostante gli sforzi, al loro arrivo il tecnico di elisoccorso e il medico del Suem 118 non hanno purtroppo potuto far altro se non constatare il decesso dell’escursionista. Una volta ottenuto il nullaosta dalle autorità, la salma è stata recuperata dall’elicottero e affidata ai Carabinieri, che hanno gestito le successive fasi in una piazzola a Mezzolombardo.
Un tragica fatalità: in base a quanto emerso, il 26enne era un esperto e appassionato alpinista, dotato di attrezzatura specifica per le escursioni in quota. La sua scomparsa ha sconvolto tanto la comunità veronese quanto quella trentina.
Altri due alpinisti deceduti nel Bellunese
Domenica da dimenticare quella del 3 novembre 2024. Altri due alpinisti, a distanza di poco tempo, sono precipitati sulle Dolomiti bellunesi perdendo la vita.
Il primo, verso le 13, in Val di Zoldo: ricevute indicazioni precise sulla provenienza di alcune urla, l'eliambulanza ha individuato un corpo esanime all'interno di un camino, un centinaio di metri sotto la cima. La vittima è Damiano Sacchet, 31 anni di Castellavazzo.
Verso le 14.20, invece, è scattato l'allarme per Giada Rosson, 41 anni di Agordo, precipitata sulla Croda dei Toni, ad Auronzo di Cadore.