Si addormenta in un cassonetto per ripararsi dal freddo, senzatetto rischia di morire nel compattatore
Il 20enne è stato tempestivamente salvato dal personale presente sul posto. Un fatto simile era accaduto anche lo scorso giugno sempre nella città scaligera
Tragedia sfiorata a Verona, dove un senzatetto ha rischiato di morire in un tritarifiuti: nella serata di sabato 7 dicembre 2024, il 20enne si era addormentato in un cassonetto per trovare riparo dal freddo. Fortunatamente, alcuni addetti di Amia si sono accorti della sua presenza, evitando così una morte sconvolgente (in copertina: immagine di repertorio).
Si ripara dal freddo in un cassonetto e si addormenta
L’unico giaciglio che aveva trovato per la notte è stato un cassonetto per la raccolta della plastica. Poco più che 20enne, si è addormentato lì dentro per ripararsi dal freddo della città di Verona. Qualche ora dopo, intorno alle 7, ha rischiato di morire nel tritarifiuti della discarica dell’Amia.
È finita con un polso rotto e qualche contusione per un ragazzo straniero e senzatetto. Si è svegliato quando è stato scaraventato nella discarica dell’Amia dal compattatore, dove era finito durante la raccolta dei rifiuti in una strada della zona Stazione Porta Nuova.
Giovane senzatetto rischia di morire nel compattatore
Per fortuna il ragazzo, che non parla italiano, si è subito svegliato e si è messo in piedi in preda al panico.
Ha poi spiegato ai due netturbini che sono intervenuti in suo soccorso che non voleva andare in ospedale. Nonostante ciò, i dipendenti hanno avvisato il 118 e il malcapitato è stato visitato per alcuni accertamenti al Borgo Trento di Verona.
Un episodio simile, nel giugno scorso
Un episodio simile era già avvenuto qualche mese fa sempre nella provincia scaligera. Nel dettaglio, il fatto si era verificato il 2 giugno quando un operatore di Amia stava effettuando il solito giro di raccolta rifiuti e ha svuotato un cassonetto dell'indifferenziata nel camion.
Fortunatamente, nel monitorare le videocamere di sorveglianza del mezzo, aveva notato un insolito movimento. Poi, la sconcertante scoperta: non si trattava di un pupazzo, bensì di un giovane sui 30-35 anni.