Femminicidio

Jessica uccisa dal compagno con un numero smisurato di coltellate: ad aprile l’ha trascinata in strada e sfregiata con una chiave

Nonostante lui avesse già il braccialetto elettronico, lei non era mai riuscita a tagliare i rapporti. Nella serata di giovedì 30 settembre 2025, davanti al municipio di Castelnuovo del Garda, si terrà un momento di riflessione in memoria della 33enne

Jessica uccisa dal compagno con un numero smisurato di coltellate: ad aprile l’ha trascinata in strada e sfregiata con una chiave

E’ una storia di violenze da pelle d’oca quella che è emersa nelle ore successive alla tragedia, il femminicidio della 33enne Jessica Stappazzollo a Castelnuovo del Garda, uccisa a coltellate dal compagno 41enne Douglas Reis Pedroso. Da quando i due brasiliani erano andati a convivere nel 2023 in via Silvio Pellico, per Jessica è iniziato un vero e proprio incubo, fatto di botte e maltrattamenti continui, culminati purtroppo, in un epilogo straziante.

La sua morte fa seguito, due settimane più tardi, a un altro drammatico femminicidio che ha scosso le cronache nazionali: stiamo parlando di quello di Pamela Genini, 29enne uccisa a Milano dal compagno Gianluca Soncin. Anche in quella circostanza, come avvenuto per la veronese Jessica, si è trattato di un vero e proprio massacro, perpetrato col coltello.

Violenze subite per mesi

Come hanno fatto sapere i Carabinieri provinciali di Verona, la fedina penale di Douglas Reis Pedroso era già macchiata di precedenti.

Innanzitutto, il 41enne era già stato condannato per rifiuto dell’accertamento dello stato di ebrezza, ma nonostante ciò i militari dell’Arma hanno accertato che facesse ancora un uso smodato e senza freni di alcol e stupefacenti.

Oltre a ciò, il brasiliano era sottoposto a procedimento penale per numerose ipotesi di reato, in particolare proprio maltrattamenti e lesioni commessi nei confronti della compagna Jessica dall’agosto 2024 all’aprile 2025.

Jessica Stappazzolo e Douglas Reis Pedroso

Lo sfregio con una chiave, l’arresto e il braccialetto elettronico

Tra i fatti più sconcertanti, i Carabinieri hanno riferito di una violenza sessuale che Douglas Reis Pedroso aveva commesso nel dicembre 2024 nei confronti della sorella di Jessica. In seguito a ciò, il Questore di Verona aveva emesso un ammonimento per il 41enne, con la richiesta di rinvio a giudizio.

Ma proprio lo scorso 21 aprile, Jessica ha subito una delle violenze più gravi, perché il compagno l’ha trascinata in strada per i capelli, presa a pugni e sfregiata con la chiave dell’auto. Intervenuti immediatamente, i Carabinieri lo hanno arrestato.

I Carabinieri sul luogo del delitto

Il Giudice, su richiesta della Procura, ha convalidato l’arresto, disponendo nei suoi confronti il divieto di avvicinamento a qualsiasi luogo frequentato da Jessica (mantenendosi ad una distanza di 500 metri), il divieto di contattarla in qualsiasi modo e il divieto di dimora a Ponti sul Mincio, Comune in cui la 33enne aveva domicilio.

Il 19 maggio, poi, a Douglas Reis Pedroso è stato installato il braccialetto elettronico, mentre a Jessica è stato consegnato l’apposito apparato ricevitore.

Da quel momento, la situazione sembrava aver trovato una soluzione, ma così non è stato. I vicini di casa, infatti, hanno riferiti di liti e urla giornaliere. Inoltre, nonostante il suo braccialetto elettronico, è emerso che lei non portasse con sé l’apparato ricevitore che lo attiva, trovato nel garage della casa di Ponti sul Mincio.

Jessica, infatti, non aveva mai trovato le forze per tagliare i rapporti col compagno. Da quando lo frequentava, inoltre, aveva anche perso la custodia della figlia, avuta da una precedente relazione.

La notte della tragedia

La tensione, purtroppo, ha raggiunto il suo picco nella notte tra lunedì 27 e martedì 28 ottobre 2025. Verso mezzanotte, Douglas Reis Pedroso ha chiamato i Carabinieri affermando di volersi suicidare. Una volta raggiunto, però, i militari dell’Arma lo hanno trovato coperto di sangue vicino al vecchio ospedale di Valeggio sul Mincio e a quel punto hanno fatto chiarezza.

Il 41enne non aveva indosso il braccialetto elettronico: lo aveva strappato via non si sa quando, senza che nessun allarme partisse. Il dispositivo, al momento, non è ancora stato ritrovato.

La palazzina di via Silvio Pellico

Messo alle strette dall’interrogatorio dei Carabinieri, Douglas Reis Pedroso ha confessato il femminicidio. Nell’auto di Jessica, usata per allontanarsi dall’abitazione di via Silvio Pellico e poi abbandonata, è stato trovato il coltello usato per uccidere la 33enne.

La ragazza brasiliana è stata trovata senza vita in casa, ai piedi del letto. Il suo corpo era completamente martoriato da un numero smisurato di coltellate.

Ricordo di Jessica davanti al municipio

Qui di seguito la nota del Comune di Castelnuovo del Garda, che ha deciso di organizzare un momento in memoria di Jessica:

“L’Amministrazione comunale – Assessorato alle Pari opportunità promuove per giovedì 30 ottobre 2025, alle 19.30, davanti al municipio, in piazza degli Alpini 4, un momento di riflessione in memoria di Jessica Custodia de Lima Stapazzollo, barbaramente uccisa dal compagno.

L’iniziativa nasce dal desiderio di ricordare Jessica, vittima di un tragico atto di violenza che ha profondamente scosso la comunità castelnovese. Sarà un’occasione per esprimere vicinanza ai familiari e agli amici e per riaffermare con forza il valore del rispetto, della dignità e del diritto alla vita di ogni donna. L’Amministrazione comunale rinnova il proprio impegno costante nella prevenzione e nel contrasto alla violenza sulle donne, come dimostra la convenzione stipulata a febbraio tra il Comune di Castelnuovo del Garda e l’associazione Telefono Rosa, grazie alla quale è attivo sul territorio uno sportello di ascolto e consulenza dedicato alle donne vittime di violenza.

La cittadinanza è invitata a partecipare per dare un segno importante di unità, consapevolezza e solidarietà verso tutte le vittime di violenza e verso chi ogni giorno lavora per costruire una comunità più giusta e sicura”.